I dazi Usa sul made in Italy colpiranno con una tassa del 25% pecorino romano, parmigiano reggiano, provolone e prosciutto, a partire dal 18 ottobre.
Questo è quanto risulta dall’elenco pubblicato dalle autorità Usa. Si salverebbero invece l’olio d’oliva e il prosecco. I nodi al tavolo però sono ancora tanti e l’amministrazione Trump, secondo un portavoce, auspica di trattare con l’Unione europea per risolverli.
Dazi Usa a 25% su pecorino, parmigiano e prosciutto
L’Europa però non rimane a guardare. Il commissario europeo al Commercio uscente, la svedese Cecilia Malmstroem, ha infatti già messo le mani avanti. La Malmstroem ha spiegato che “anche se gli Stati Uniti hanno avuto l’autorizzazione dal Wto, scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe miope e controproducente. Restiamo pronti a trovare una soluzione equa, ma se gli Usa decidono di imporre le contromisure autorizzate dal Wto, l’Ue non potrà che fare la stessa cosa”.
Nell’elenco figurano anche il whiskey scozzese, i vini francesi, l’Emmental svizzero e la groviera. Dazi del 10% sugli aerei commerciali. “I dazi scatteranno il 18 ottobre”, ha confermato il responsabile Usa per il commercio Robert Lightizer.
Così è molto alto il rischio di alimentare un clima già teso tra le due sponde dell’Atlantico. Si potrebbe infatti arrivare ad una guerra commerciale che, come indicano l’andamento degli scambi mondiali e le reazioni dei mercati azionari, avrebbe un effetto decisamente recessivo.
In attesa di conoscere quale sarà la decisione degli Stati Uniti, da parte europea si ricorda che la lista dei prodotti americani passibili di rappresaglia è già pronta: dai vini californiani alle noccioline, dai chewing gum al tabacco per un totale di ben 11 pagine.
Gli Usa inoltre hanno chiesto alla Wto un meeting il 14 ottobre per avere l’approvazione sulle contromisure contro la Ue.