Le reti di impresa sono una forma di aggregazione tra aziende che piacciono sempre di più nel nostro paese. Ma di cosa si tratta, in particolare?
Le reti di impresa altro non sono che uno strumento giuridico utilizzato dalle aziende per cooperare insieme, legato ad un contratto che stabilisce – appunto – i confini della collaborazione.
In termini pratici, questa forma collaborativa di business punta ad alcuni aspetti oggi considerati fondamentali per raggiungere il successo nei rispettivi ambiti: ad esempio lo scambio delle informazioni, la partecipazione in termini di prestazioni e la condivisione di certe risorse (come nel caso di macchinari e know how tecnologico e digitale).
Continuano a crescere le reti di impresa in Italia
Per quanto riguarda la crescita di questo genere di aggregazione, ci si trova di fronte ad un incremento delle reti d’impresa molto forte: un agglomerato che oggi supera quota 30 mila aziende aderenti ai vari network in Italia (più di 5 mila), tanto da rendere necessaria la creazione di un Osservatorio specifico.
Si espandono inoltre anche gli ambiti di azione relativi a queste aggregazioni cooperative, che oggi operano soprattutto in settori specialistici come l’Industria 4.0, l’internazionalizzazione, il digitale, il turismo e tanti altri ancora.
Se si torna ai dati, oggi abbiamo la possibilità di poter contare sui numeri ufficiali grazie al report stilato dal Registro Imprese: tuttavia, dato che le misurazioni risalgono a ottobre scorso, è lecito pensare che i dati siano cresciuti ancora in questo 2019.
A livello regionale, queste reti tendono a concentrarsi soprattutto al Nord e al Centro, con un podio composto dal Lazio, dalla Lombardia e dal Veneto.
Reti di impresa, quali sono i vantaggi per le aziende?
Il detto “L’unione fa la forza” trova – nelle reti di impresa – la sua sintesi più pura. I vantaggi derivanti da queste forme contrattuali di aggregazione, infatti, puntano proprio sui grandi benefici dati da aspetti quali la condivisione e la partecipazione collettiva.
Per prima cosa, però, bisogna partire da una premessa: serve fare attenzione a coloro con i quali si sceglie di creare una rete. In tali casi, servizi come quelli proposti da Icribis possono aiutare a valutare l’affidabilità dei propri futuri partner.
Quali sono, invece, i vantaggi in senso stretto di questo sistema collaborativo? In primo luogo si possono condividere delle risorse che non si posseggono, come nel caso dei già citati macchinari e dei software. Anche le conoscenze, che rappresentano uno dei beni più preziosi, entrano in questo circolo virtuoso di condivisione.
In secondo luogo, grazie a queste collaborazioni, il gruppo di imprese assume un maggiore potere economico, potendosi permettere investimenti altrimenti impossibili.
I vantaggi, comunque, non finiscono certo qui: nella lista rientrano le agevolazioni fiscali relative ai contratti di rete, insieme agli sgravi di natura amministrativa, tutti elementi da non sottovalutare.
Sono molte le aziende italiane che hanno compreso che fare rete possa aiutare la crescita non solo della propria azienda, ma di tutto il comparto. L’importante, è scegliere adeguatamente i propri partner.