Doveva essere un ritorno in grande stile per le italiane in Champions League, alla fine a ridere è solo il Napoli di Carlo Ancelotti. Pareggi negativi per Inter e Juventus, imbarcata quasi clamorosa per l’Atalanta. Lo score di questo primo turno nell’Europa che conta è di 1 vittoria, 2 pareggi e 1 sonora sconfitta.
Champions League, ride solo il Napoli tra le italiane: delusione Juve e flop Dea
Ci si aspettava di più dai nerazzurri di Antonio Conte, che in casa erano strafavoriti contro lo Slavia Praga di Trpisovsky. Parità fino all’ora di gioco, rotta poi dal gol ospite di Olayinka, con la rete del pareggio arrivata solo a tempo scaduto, grazie ad una prodezza di Barella. “Oggi parlo della squadra, dove tutti siamo stati sotto il livello della sufficienza – ha detto il tecnico dell’Inter – Io sono il più asino, quello che va messo dietro la lavagna. Io non propongo palla lunga e pedalare ma oggi ho visto anche questo. Non è così che giochiamo. Noi ci alleniamo a costruire, giochiamo di prima per eludere il loro pressing”.
Vede dei segnali positivi, invece, Maurizio Sarri, che al Wanda Metropolitano ha accarezzato la vittoria per quasi 70 minuti. Prima Cuadrado e poi Matuidi avevano mandato in orbita la Juventus, che si è dimostrata frizzante, vivace, abile. Ma con un grande punto debole: i calci piazzati. Che, guarda caso, sono proprio il punto di forza dell’Atletico Madrid di Simeone, capace di riacciuffare la partita grazie ad Herrera e Savic. “C’è un problema da queste situazioni di gioco – ha ammesso l’allenatore ex Napoli e Chelsea – ma sono dettagli, la squadra è stata cattiva e brava”. Quello della Juventus, d’altronde, è il famoso “girone della morte”, che stando al coefficiente UEFA ha fatto registrare un totale di 341 sommando i piazzamenti anche di Bayer Leverkusen e Lokomotiv Mosca. Servirà dominarlo perché a livello statistico vincere il girone di Champions fa sempre la differenza: quasi il 71% dei vincitori di questa fase hanno trionfato anche agli ottavi e ben 23 volte sono arrivati in finale.
Lo sa bene Carlo Ancelotti, che da un lato strizza l’occhio a Klopp (“Gli ho detto di stare tranquillo: quando perde a Napoli poi vince la Champions”) dall’altro si gusta una vittoria contro i campioni in carica siglata Mertens e Llorente. Partita vera, da grande squadra, compatta e cinica, per una formazione che si appresta a vivere questa competizione finalmente da protagonista. Cosa che probabilmente non farà l’Atalanta di Gasperini, sommersa 4 a 0 dalla Dinamo Zagabria (tripletta di Orsic e rete di Leovac).
La vittoria finale della Dea si gioca ad un clamoroso 151, mentre, restando sul fronte italiano, la favorita assoluta dai bookmakers tra le italiane della Champions è ovviamente la Juventus, quotata 10.00, seguita da Napoli a 23.00 e Inter a 81. Il piazzamento più basso? Quello del Manchester City: 4.40. Più basso di Barcellona (6.00), Liverpool (7.50) e Paris Saint-Germain (8.00). Sarà veramente l’anno buono per gli inglesi?