Si chiude ai quarti di finale la corsa di Matteo Berrettini all’ATP di San Pietroburgo. Una sconfitta che rischia di lasciare rimpianti pesanti sulla stagione dell’azzurro, anche nell’ottica qualificazione alle ATP Finals di Londra. Un po’ per l’avversario, il modesto Gerasimov, un po’ proprio per le chance che questo torneo offriva per il Masters di fine anno.
Il ventitreenne romano non è mai riuscito a esprimere il suo miglior tennis, come era accaduto invece ieri contro Carballes Baena. Una prova sottotono, che si è conclusa nel peggiore dei modi, con una sconfitta che lascia l’amaro in bocca.
Matteo, adesso, dovrà cercare di recuperare terreno – e difendersi da Zverev – sul cemento asiatico, per qualificarsi tra i migliori otto della stagione. Shanghai e Parigi-Bercy, i due Masters 1000 che mancano per chiudere l’annata, rappresenteranno le tappe fondamentali sulla strada per la O2 Arena della capitale inglese.
Allo stato attuale delle cose, Berrettini occuperebbe l’ottavo e ultimo slot che garantisce la qualificazione a Londra, con appena cinque punti di vantaggio su Kei Nishikori. I punti in gioco, però, sono tantissimi, e sia il giapponese che Zverev (ma anche Goffin, Monfils e Fognini) non staranno a guardare.