Palermo ricorda oggi il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso il 3 settembre di 37 anni fa per mano di cosa nostra. Con lui persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di polizia Domenico Russo.
Palermo ricorda il generale Dalla Chiesa
Martedì 3 settembre è il giorno dell’anniversario dell’eccidio di via Isidoro Carini. Ecco il programma della giornata commemorativa in onore del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Dopo la deposizione di una corona al busto dedicato al Gen. C.A. dalla Chiesa, presso il Comando Legione Sicilia alle 08:30, segue la deposizione delle corone sul luogo dell’eccidio, in via Isidoro Carini.
Alle ore 10:00 celebrazione eucaristica presso la Chiesa di San Giacomo dei Militari, all’interno del Comando Legione Carabinieri Sicilia, officiata dall’Ordinario Militare per l’Italia, Monsignor Santo Marcianò.
A seguire:
– proiezione di un breve filmato sul Gen. C.A. Carlo Alberto dalla Chiesa;
– commemorazione con intervento del Prefetto di Palermo, Dott.ssa Antonella De Miro e del Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Giovanni Nistri.
Alle ore 12 sarà deposta una corona di fiori sulla lapide Dalla Chiesa di Villa Bonanno da parte dei bambini e dei cittadini. Protagonisti i quartieri Cassaro, Ballarò, Danisinni, Capo e Albergheria nell’ambito della quarta edizione della “festa dell’onestà”, promossa dall’associazione “Cassaro Alto”. Saranno presenti anche il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale Giovanni Nistri, e l’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, oltre che il Sindaco Orlando.
Alle ore 18.30, invece, alla libreria Paoline di corso Vittorio Emanuele, sarà presentato il libro di Alessandra Turrisi e Toni Mira: ‘Dalle mafie ai cittadini”. Interverrà Nando Dalla Chiesa.
Musumeci “Esempio di fedeltà allo Stato”
“L’anniversario dell’uccisione del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa deve essere l’occasione per sottolineare l’esempio di fedeltà ai valori di difesa della legalità e dello Stato di diritto lasciatoci in eredità dal generale. Il suo impegno e la sua competenza hanno consentito di affinare metodi e strumenti nella lotta alla mafia e di aprire la strada ai successi delle Forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità organizzata”.
Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in occasione del 37ma ricorrenza della strage in cui persero la vita l’alto ufficiale dei carabinieri, la moglie Emanuela e l’agente di scorta Domenico Russo.
Nella cerimonia di commemorazione, che si terrà in mattinata, a rappresentare il governo regionale sarà l’assessore all’Economia Gaetano Armao.
Morra “Il sangue di alcuni martiri ha reso l’antimafia più consapevole”
“Oggi 3 settembre – scrive su Facebook il presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra – ricorre l’anniversario della morte del Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso, insieme alla moglie ed all’agente di scorta Domenico Russo, a Palermo nel 1982. Da allora Cosa Nostra ha sparato tantissimo, spento tragicamente tante vite di servitori dello Stato, segnato tante pagine drammatiche della nostra recente storia repubblicana, ma ha perso la battaglia con lo Stato. Tanti suoi esponenti sono stati arrestati, e rimane soprattutto, se non solo, Matteo Messina Denaro a rappresentare il ‘latitante’ per eccellenza, il mafioso perenne uccello di bosco. Ma se il sacrificio di Dalla Chiesa non si fosse consumato, forse avremmo ancora tanto, tanto da fare. Bisogna ammetterlo, allora, che il sangue di alcuni martiri ha permesso che l’azione dell’antimafia divenisse più consapevole e convinta, ed anche più efficace”.
“Purtroppo però – sottolinea Morra – la prima vera emergenza del Paese ce la ricordiamo soprattutto nei giorni di anniversari tragici. Speriamo, anche da questo punto di vista, di poter cambiare. E di non dover ricordare Ministri dell’interno che sfuggono il confronto con la Commissione Antimafia, rifiutandosi di venire in audizione, e dedicandosi ad un’intensa attività di comunicazione social come se la mafia si combatta con le dirette FB ed i tweet e non anche con un lavoro continuo di studio e riflessione condotto con i migliori specialisti”.
Tofalo “Grande servitore dello Stato e perfetto carabiniere”
“Trentasette anni fa veniva ucciso in un vile agguato, per mano della mafia, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo. Grande servitore dello Stato, prefetto e carabiniere, è sempre stato fedele ai valori di legalità, giustizia e democrazia. Il ricordo, ancora vivo, della sua azione coraggiosa, il suo esempio e l’eredità morale lasciata, sono un patrimonio prezioso per tutti e il richiamo a contrastare sempre più energicamente ogni forma di crimine e di violenza. Un dovere che abbiamo verso i nostri uomini e le nostre donne che per le istituzioni hanno sacrificato la propria vita”, scrive il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, aggiungendo “in questa giornata di memoria, il mio abbraccio commosso e affettuoso giunga alle famiglie Dalla Chiesa, Setti Carraro e Russo”.