Il private banking non conosce crisi

di Redazione

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Il private banking non conosce crisi

| martedì 03 Settembre 2019 - 17:08

MILANO (ITALPRESS) – Le famiglie italiane si affidano sempre di più al private banking per gestire i patrimoni. Lo certifica una indagine annuale condotta da Magstat Consulting, società specializzata nelle analisi dei portafogli e delle masse private, che ha analizzato i numeri dei 261 operatori finanziari presenti nel nostro Paese. Il report evidenzia che, al 31 dicembre 2018, il totale delle attività finanziarie gestite dai player censiti in Italia ammonta a 944 miliardi di euro.

Gli analisti stimano che il mercato italiano del private banking e del family office vale, a fine 2018, complessivamente 1.120 miliardi e presenta quindi una quota non ancora raggiunta dai servizi di private banking, pari al 15,7% (207 miliardi di euro). Emerge che la quota di mercato servita è dell’84,3% ed è in continua crescita, dal momento che un anno prima (fine 2017) era pari a 912,5 miliardi di euro, ossia l’80% del potenziale mercato.

Ai primi posti della graduatoria si affermano le emanazioni di due colossi bancari del Paese: Intesa Private con 153,2 miliardi, seguita da Unicredit con 91,3 miliardi di euro. Una coppia inamovibile da sempre, visti i volumi delle due banche a livello nazionale nel retail e nel corporate. Al terzo posto troviamo una banca-rete, fatta di professionisti nella consulenza. Si tratta di Banca Generali, società specializzata nella protezione patrimoniale che sotto la guida dell’ad Gian Maria Mossa negli ultimi 5 anni ha raddoppiato le proprie dimensioni e scalato la classifica delle private bank in Italia.

A fine 2018 Banca Generali gestiva patrimoni, per clientela con oltre mezzo milione di disponibilità finanziaria, per oltre 40 miliardi. Fino a cinque anni fa la società figurava in fondo alla top ten di questa speciale classifica. Dietro Banca Generali, completano la top five altre due emanazioni di banche commerciali come Ubi Banca (33,8 miliardi) e Bnl Bnp Paribas (32,7 miliardi). Più staccate Ubs, Deutsche Bank e Banco Popolare-Aletti in sensibile discesa.

(ITALPRESS).

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