Italiani popolo di pigroni. Per tutto l’anno cerchiamo di seguire uno stile di vita sano ma quando siamo in vacanza abbandoniamo tutti i buoni propositi e ci dedichiamo al dolce far niente.
Nel periodo delle ferie, infatti, gli italiano puntano al relax, alla golosità e alla più sfrenata pigrizia. Siamo pronti a mandare all’aria mesi di sacrifici per arrivare alla prova costume in forma perfetta: le vacanze non hanno regole. Così si rientra al lavoro soddisfatti e con qualche chiletto in più.
A confermare tutto è una ricerca di eDreams, condotta su 8.000 europei in Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Portogallo, Stati Uniti e Germania. Lo studio rivela che gli italiani sono tra i vacanzieri più pigri e golosi di tutta Europa.
Quando siamo in vacanza, noi italiani, puntiamo a rilassarci. L’unica cosa che potrebbe schiodarci dal relax sull’amaca o sul lettino da sole è la possibilità di assaggiare qualche pietanza gustosa. Così, ci “costringiamo” a fare quel poco di movimento che ci faccia bruciare qual tanto di calorie per non sentirci in colpa davanti ad una leccornia.
Secondo il sondaggio, la pensa così il 38% dei nostri connazionali. In realtà siamo in buona compagnia. C’è da dire, infatti, che negli altri Paesi la musica cambia poco: i tedeschi ci seguono a ruota (37%) e i francesi fanno poco meglio (35%).
Lo stesso studio rivela che i vacanzieri italiani si fanno tentare più spesso di altri dall’idea di provare sport estremi e misurarsi con i propri limiti fisici. Almeno questo è quello che dichiara il 36% degli intervistati del Bel Paese. Di fatto, però, la tentazione rimane tale e difficilmente cediamo. Nonostante i buoni propositi, meglio rimanere comodamente sdraiati sul nostro lettino ad immaginarci in azione.
Anche questa volta siamo in buona compagnia. I cittadini del Regno Unito, infatti, fanno ancora peggio di noi. Ben il 67% di loro ha risposto che per loro l’ipotesi di cimentarsi in attività intense come maratone, trekking estremi e gare di resistenza è decisamente molto remota.
L’America batte l’Europa in vacanze sportive. Il 18% dei vacanzieri americani, infatti, dichiara di essersi già dedicato a sport avventurosi durante le vacanze.
La nostra idea di vacanza è all’insegna del relax e del riposo ma anche della buona cucina. Noi italiani, quando scegliamo un viaggio, lasciamo a casa ogni proposito di mantenerci in linea. Ai chili accumulati durante le vacanze possiamo ovviare benissimo con una strategia molto furba. Basta mettere in valigia abiti più comodi che camuffino la pancetta. Anche perché il 48% degli intervistati ha dichiarato già prima della partenza che non avrebbe svolto attività fisica in vacanza.
La nostra vacanza ideale è all’insegna del più totale relax: vogliamo soprattutto riposarci (38% delle risposte) più della media degli altri Paesi (36%).
Le nuove abitudini vacanziere colpiscono principalmente i più giovani. Sono i viaggiatori tra i 25 e i 34 anni, infatti, quelli meno votati all’esercizio fisico (ben il 52%). Disattendono ulteriormente le aspettative atletiche i più giovani (18-25 anni), tra i quali si registra la percentuale più alta di “spiaggiati”, con il 40% delle preferenze. Molto più attenti alla linea, invece, nella fascia 35-40 (il 45% degli intervistati).
I trentenni invece partono con tanti buoni propositi (37%) e arrivano a mettere in valigia un paio di scarpe da ginnastica, ma una volta a destinazione li dimenticano completamente e si abbandonano al dolce far niente.
La generazione che si avvicina ai quarantanni, tra l’altro, non solo fa sport quando si trova in vacanza, ma non disdegna le discipline estreme: il 20% di loro ha già in programma un viaggio dedicato a superare i propri limiti con gare impegnative, o ha addirittura già prenotato. Intorno ai 40 anni, gli italiani sono però anche più buongustai e più degli altri tendono a praticare attività fisica proprio per potersi concedere qualche sfizio in più a tavola.
I più maturi invece, nella fascia 45-54, sono i più curiosi in viaggio. Si aprono a nuove esperienze, provando nuovi sport che poi decidono di continuare anche a casa (37%).