Parte il tentativo per il Conte-bis. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato il premier uscente per affidargli l’incarico di formare un governo in base all’intesa politica certificata nelle consultazioni da Cinque Stelle e Dem. “Ho accettato l’incarico con riserva, oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari”, ha detto il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, al Quirinale, dopo il colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Non sarà un governo contro, ma un governo per. Sarà un esecutivo nel segno della novità. Vogliamo aprire una nuova stagione” ha detto Conte. “È un momento delicato, l’economia globale sta rallentando, ci separano poche settimane dall’inizio della sessione di bilancio. Dobbiamo metterci subito al lavoro per una manovra che eviti l’aumento dell’Iva” ha proseguito il presidente incaricato”.
“Dobbiamo uscire al più presto dall’incertezza politica innescata dalla crisi di governo, adoperarci per trasformare questo momento di crisi in opportunità e occasione di rilancio e lavorare per un Paese in cui le tasse le paghino tutti, ma proprio tutti, ma le paghino meno” ha aggiunto. “La prospettiva di avviare una nuova esperienza di governo con una maggioranza diversa dalla precedente mi ha sollevato più di qualche dubbio, ma ho superato le perplessità”.
“Questo è il momento del coraggio e della determinazione, di mio ci metterò tanta passione. Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva” ha concluso Conte. I nodi ora riguardano, più che il programma, i ruoli e il consenso interno, a cominciare dall’incarico di Di Maio e dal voto sulla piattaforma Rousseau.
‘Serve il coraggio di tentare per chiudere la stagione dell’odio’, dice Zingaretti. Il capo M5S rivendica di aver già rinunciato al ruolo di premier indicando Conte un anno fa e declinando oggi un nuova offerta della Lega. Salvini: “Il mio errore? Non mi aspettavo il gesto dei renziani”.