Continua l’odissea dei migranti dell’Open Arms. Ancora una notte a bordo, la sedicesima, per i 107 rimasti a bordo della ong dopo lo sbarco dei 27 minori di ieri pomeriggio a Lampedusa. I giovanissimi sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Uno dei minori ha deciso i non scendere dalla nave per non lasciare il fratello maggiorenne, che non ha avuto l’ok per lasciare la Open Arms.
“Ho indicato che il porto di Algeciras è abilitato a ricevere Open Arms. La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. È necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che coniughi la sfida della migrazione con i valori del progresso e dell’umanesimo dell’Ue”. Così su Twitter il premier spagnolo Pedro Sanchez, offrendo un approdo sicuro alla nave della Ong.
Poco dopo, però, quattro migranti hanno tentano di raggiungere l’isola a nuoto, dopo essersi gettati in mare indossando giubbotti salvagente. Tre soccorritori si sono tuffati e, dopo averli raggiunti, li hanno riportati a bordo dell’imbarcazione. “Non riusciamo più a contenere la disperazione. Non riusciamo più a spiegare. Le parole mancano. Siete dei vigliacchi”, hanno scritto su Twitter i responsabili della Ong. L’offerta della Spagna è stata comunque respinta: “Dopo 26 giorni di missione, 17 in attesa con 134 persone a bordo, un ordine del tribunale a favore e 6 paesi disposti a ospitare, volete che navighiamo per 950 miglia, circa 5 giorni in più, verso Algeciras, il porto più lontano del Mediterraneo, con una situazione insostenibile a bordo?”, dice il fondatore di Open Arms, Oscar Camps.
Oggi, intanto, c’è attesa per gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Agrigento che indaga per sequestro di persona e violenza privata. Si attendono gli esiti dell’ispezione seguita ieri sera, e terminata poco prima delle 22, dal medico della Sanità marittima con gli uomini della Squadra mobile e della Guardia costiera. Per ora, ma il quadro potrebbe mutare in giornata, l’inchiesta è contro ignoti.
Salvini cede quindi a Conte dopo l’ultima lettera arrivata da Palazzo Chigi. “Do mio malgrado disposizioni affinché non vengano frapposti ostacoli” allo sbarco dei minorenni. Così il ministro dell’Interno, che parla però di “precedente pericoloso” e fa sapere che già 8 in realtà si sono dichiarati maggiorenni. Altri 57 migranti intanto sono giunti a Lampedusa dopo che erano stati avvistati su un barcone davanti l’isolotto di Lampione. Sconfessato dal vescovo un prete che nel Frusinate sosteneva Salvini criticando i soccorsi in mare.
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