La nave Open Arms con 147 migranti a bordo è arrivata all’alba di stamane nelle immediate vicinanze di Lampedusa. Come riporta Ansa.it, diverse motovedette della guardia di finanza e della capitaneria di porto stanno monitorando i movimenti dell’imbarcazione della Ong catalana. L’Open Arms si è diretta verso l’isola delle Pelagie, scortata da due navi militari, dopo che il Tar del Lazio ha accolto un suo ricorso, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto da Salvini.
Il provvedimento è stato rinnovato ieri dal ministro dell’Interno che ha presentato ricorso contro la decisione del Tar ribadendo il suo ‘no’ alla sbarco dei migranti. Al momento la Open Arms è all’ancora a ridosso dell’isola, nella zona di Cala Francese, a poche Centinaia di metri dall’entrata del porto. Le condizioni del mare non sono buone e, stando alle previsioni, permarranno così per tutta la giornata.
L’Open Arms arriva a Lampedusa
Intanto si allarga la distanza tra il Viminale e la Difesa sull’ingresso in acque territoriali italiane a navi con a bordo migranti soccorsi in zone Sar del Mediterraneo. A quanto infatti si apprende, il ministro della Difesa Elisabetta Trenta non ha firmato il divieto all’ingresso nelle acque territoriali per la Open Arms come chiesto da Matteo Salvini. Una decisione che non sorprende, riferiscono le stesse fonti, visto che la titolare della Difesa ha ordinato alle navi della Marina militare di scortare verso l’Italia l’imbarcazione spagnola.
Il riferimento è al fatto che martedì sera – come si è appreso da fonti della Difesa – il ministro Trenta dopo essersi messa in contatto con il tribunale dei minori di Palermo ed essersi accertata delle condizioni dei minori a bordo della nave della Ong spagnola aveva dato mandato al capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, di ordinare alla Marina di spostare nei pressi della Open Arms due navi del dispositivo Mare Sicuro pronte ad effettuare il trasbordo dei 32 minori. Inoltre, nella giornata di ieri Trenta si era messa in contatto con le altre autorità di governo competenti per arrivare allo sbarco dei 32 minori a bordo della nave da 13 giorni in navigazione in acque internazionali.
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