Nel 2018 le 2.095 principali imprese industriali e di servizi italiane hanno aumentato il fatturato del 3%, quasi metà della crescita del 2017 (+5,6%). Nel 2018 l’export è cresciuto in misura molto inferiore rispetto al 2017 (+2,4% contro +7,1%), tanto che le vendite domestiche, anch’esse in frenata, hanno performato meglio (+3,4%), fatto mai accaduto nel decennio. Il minore dinamismo delle vendite totali nel 2018 ha toccato molti settori: quelli in rallentamento sono stati 21 su 31, erano 9 su 31 nel 2017. È quanto emerge dal rapporto dell’Area studi di Mediobanca sui dati di bilancio aggregati delle principali imprese industriali e di servizi italiane.
Nel 2018 le imprese pubbliche sono cresciute più della media (+5,7%), non lontane dalla performance del 2017 (+6,3%), ma avevano perso fatturato ininterrottamente dal 2013 al 2016. Meno vivaci le imprese private (+2,4%) e con esse quelle manifatturiere (+1,6%) che, tuttavia, hanno archiviato il quinto anno di crescita.
Più positivo il 2018 delle medie imprese manifatturiere (+4,1%), mai in flessione dal 2010, e di quelle medio-grandi (+3,7%). La ‘crescita decelerante’ del fatturato nel 2018 porta in dote la stagnazione del valore aggiunto (-0,1% sul 2017): i maggiori ricavi non hanno generato nuova ricchezza. Assieme al valore aggiunto, anche gli investimenti sono rimasti congelati nel 2018 (-0,1% sul 2017). Rispetto al loro livello del 2009, essi sono calati in media del 4,7%. (ITALPRESS)