Il fisico italiano Sergio Ferrara vince il premio Breakthrough, considerato l’Oscar della scienza e prestigioso come il Nobel. Il riconoscimento è stato voluto dal miliardario Yuri Milner con Sergey Brin (Google), Mark Zuckerberg (Facebook) e Jack Ma (Alibaba).
Ferrara, fisico del Cern e associato Infn, è premiato insieme a Daniel Freedman (Mit e Stanford University) e Peter van Nieuwenhuizen (Stony Brook University). Fulcro della loro ricerca è la Supergravità, la teoria che realizza il sogno di Einstein unificando relatività e fisica delle particelle.
L’italiano Ferrara, nato a Roma 74 anni fa, l’americano Freedman e l’olandese van Nieuwenhuizen sono i vincitori del premio Breakthrough, per essere stati gli architetti della Supergravità. Il valore complessivo del premio è di 3 milioni di dollari.
La cerimonia di consegna è in programma negli Stati Uniti il 3 novembre, presso lo storico Hangar 1 della Nasa, vicino Mountain View.
Ferrara e i suoi colleghi hanno definito la teoria della Supergravità. Formulata nel 1976, questa teoria è riuscita a integrare con successo la descrizione della forza di gravità con quella delle particelle fondamentali utilizzando gli strumenti della fisica quantistica.
“Quando pensiamo alle grandi opere dell’immaginazione umana, spesso ci riferiamo all’arte, alla musica e alla letteratura, ma alcune delle creazioni più profonde e belle sono quelle della scienza”, ha rilevato Milner. “La supergravità ha ispirato i fisici per decenni e potrebbe contenere profonde verità sulla natura della realtà”, ha aggiunto.
“E’ straordinario che le equazioni di Einstein ammettano la generalizzazione che conosciamo come supergravità”, ha rilevato nella motivazione Edward Witten, il presidente del Comitato scientifico che ha selezionato i vincitori. Witten – dell’Istituto per gli Studi Avanzati di Princeton – è uno dei più autorevoli fisici e matematici contemporanei.
Il premio Brekthtrough è nato nel 2012 e viene assegnato dai più prestigiosi ricercatori del mondo. Il riconoscimento si è presto affermato come uno dei premi scientifici internazionali più prestigiosi. Al centro del Breakthrough ci sono la matematica, le Scienze della vita e la fisica fondamentale.
Ferrara, Freedman e van Nieuwenhuizen hanno ricevuto il premio all’interno di quest’ultima categoria, nella sezione “special”.
In passato, in questa stessa categoria, sono stati premiati scienziati Stephen Hawking, sette ricercatori del Cern per il contributo alla scoperta del bosone di Higgs, fra cui gli italiani Guido Tonelli e Fabiola Gianotti, e la collaborazione Ligo per la scoperta delle onde gravitazionali.
A differenza del Nobel, che può essere assegnato a un massimo di tre ricercatori e non a collaborazioni internazionali, il premio Breakthrough non prevede limitazioni al numero dei premiati.
Da oltre 40 anni si insegue il sogno di Einstein di comprendere all’interno di un’unica teoria la fisica della gravità e quella delle particelle. Secondo Antonio Masiero, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), è proprio questo il principale merito della teoria della Supergravità.
La teoria della Supergravità, osserva Masiero, “da più di 40 anni, costituisce una fonte continua di applicazioni, estensioni, esplorazioni negli aspetti più innovativi e promettenti della ricerca di frontiera sulle particelle elementari e le forze fondamentali attraverso cui interagiscono”.
Riguarda infatti “quello che a tutt’oggi rimane il più grande ed affascinante problema dell’intera fisica teorica: come conciliare Meccanica Quantistica e Teoria della Relatività Generale in una teoria che descriva le forze fondamentali della Natura, inclusa la forza di gravità”.
La teoria della Supergravità, ha proseguito Masiero, “rappresenta un passo decisivo nella lunga strada per realizzare il grande sogno della fisica teorica del ‘900: arrivare a una teoria di campo quantistica, compatibile con la Relatività Generale, in cui vengano trattate in modo unificato le quattro forze fondamentali della Natura, ovvero l’elettromagnetismo, la forza nucleare debole, quella nucleare forte e la forza di gravità”.
Tra i meriti della teoria della Supergravità c’è anche quello di aver ispirato altre ricerche con lo stesso obiettivo.
Tra queste, quella delle stringhe, e la ricerca di nuove particelle, partner di quelle note e previste dalla teoria della Supersimmetria, nell’acceleratore più grande del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra e nei laboratori sotterranei, come il Laboratorio del Gran Sasso dell’Infn. Qui si cerca da anni la misteriosa particella chiamata neutralino, che potrebbe costituire la misteriosa materia oscura, la materia finora sconosciuta che costituisce circa il 25% dell’universo.