Dopo più di otto ore di confronto nel Governo e un Consiglio dei Ministri sospeso nel pomeriggio e poi terminato dopo la mezzanotte, non si sblocca lo stallo nell’esecutivo sulla riforma della giustizia.
Il provvedimento alla fine viene varato dal Cdm, ma con la formula “salvo intese”, alla luce delle divergenze tra M5S e Lega, in particolare su prescrizione, intercettazioni e separazione delle carriere.
“C’è distanza sulla riforma della giustizia. La Lega è per lo stato di diritto, per tempi certi per la giustizia – riferiscono fonti del Carroccio -. L’Italia è un paese democratico, Lega vuole garanzie per gli italiani. Servono manager nei tribunali che garantiscano il rispetto dei tempi, servono nuove regole sulle intercettazioni, la separazione delle carriere. la lega non vuole i cittadini ostaggio a vita della giustizia e non accetta riforme di facciata”.
(ITALPRESS).