Il figlio più noto di Osama bin Laden, Hamza bin Laden, è morto. La notizia è stata diffusa dall’intelligence Usa ma ancora non si hanno conferme. Era considerato l‘erede del defunto capo di Al-Qaida.
Il figlio ed erede di Osama Bin Laden
Lo rivela la Nbc citando tre dirigenti americani coperti dall’anonimato, che non hanno fornito dettagli su dove o quando sarebbe morto né se gli Stati Uniti abbiano giocato un ruolo nella vicenda. Manca quindi una conferma ufficiale. Su di lui, lo scorso marzo, il dipartimento di Stato Usa aveva messo una taglia da un milione di dollari, considerandolo un leader emergente dell’organizzazione un tempo guidata dal padre.
Sembrerebbe una piccola cifra messa a confronto con i 25 milioni di dollari sulla testa dell’attuale capo di Al-Qaida, l’egiziano Ayman al-Zawahiri. La taglia però confermava il ruolo in ascesa di Hamza. Gli Usa infatti da oltre due anni lo hanno designato come terrorista a livello globale.
A confermare l’importanza che il personaggio stava acquisendo in Al-Qaida, anche la scelta dell’Arabia Saudita. Il Paese infatti, sempre a marzo, aveva annunciato di aver tolto la cittadinanza ad Hamza, ritenendolo “una delle figure di spicco dell’organizzazione terroristica“.
Chi è Hamza Bin Laden
Si conosce poco della vita di Hamza Bin Laden. Nato nel 1989, a soli 7 anni andò con il padre quando questo si spostò in Afghanistan nel 1996 e dichiarò guerra agli Usa. Hamza apparve pure in video propagandistici di al Qaida, il primo datato 2005.
Secondo fonti di intelligence, finora si sarebbe nascosto al confine tra Afghanistan e Pakistan. I Navy Seal Usa uccisero Osama, ritenuto la mente dell’attacco alle Torri Gemelle e al Pentagono del 2001, nel compound pakistano di Abbottabad nel 2011. Al suo interno c’erano delle lettere poi sequestrate. Da questi documenti emerge che Hamza era stato istruito dallo stesso padre ed era destinato a prenderne il posto. Si pensa che abbia trascorso alcuni anni con la madre in Iran, anche se secondo altre fonti potrebbe aver vissuto in Pakistan, Afghanistan e addirittura in Siria.
Stando al dipartimento di Stato Usa, ha sposato la figlia di Mohammed Atta, il terrorista egiziano leader del commando degli attentati dell’11 settembre e dirottatore di uno degli aerei che si schianto’ contro le torri del World Trade Center.
L’affiliazione al terrorismo
La sua reputazione di pericoloso terrorista si è presto diffusa. Negli ultimi anni infatti Hamza ha diffuso video e audio in cui invita i sostenitori di al Qaida ad attaccare gli Usa e i suoi alleati occidentali per vendicare la morte del padre. Nel suo ultimo messaggio audio del marzo 2018, ha minacciato l’Arabia Saudita e chiesto ai suoi cittadini di preparare la jihad contro i loro monarchi.
Nei mesi scorsi invece al Qaida ha diffuso sermoni dove Hamza invita i mujaheddin all’unità in Siria, esorta a colpire i paesi occidentali e gli sciiti. Tutti indizi, secondo gli esperti antiterrorismo americani, delle potenzialita’ del giovane per emergere come leader carismatico di al Qaida, dopo il tramonto dell’Isis.
Secondo questa tesi, al-Zawahiri non è stato in grado di raccogliere l’eredità di bin Laden e di fare proseliti, ma i dirigenti delle intelligence occidentali, compreso il capo dell’MI6 Alex Younger, non credono che al Qaida sia scomparsa.
Anzi. Avrebbe usato il suo basso profilo per riorganizzarsi e rafforzarsi, pianificando altri attacchi contro l’Occidente e i suoi governi alleati in Medio Oriente e Africa.