“Adesso, per raggiungere i livelli di crescita previsti dal governo per l’anno e mantenere cosi’ le previsioni di bilancio, la variazione del Pil dovrebbe passare da 0 a +0,3% gia’ nel trimestre in corso. Un’accelerazione che, a giudicare dagli indicatori, potrebbe rivelarsi difficile – aggiunge -: l’Italia e’ entrata in una fase di stagnazione che difficilmente verra’ superata in tempi brevi se non si invertira’ rotta. Siamo l’economia piu’ lenta d’Europa e quella con la piu’ bassa inflazione. E a pesare non c’e’ solo il contesto internazionale”.
“La frenata – continua De Luise – sembra sempre piu’ riconducibile anche al peggioramento del quadro interno. Gli ultimi dati confermano che la dinamica delle esportazioni resta ben piu’ brillante di quella del Pil, mentre la spesa delle famiglie e le vendite sono in rallentamento, come gia’ da tempo Confesercenti ha segnalato. Gli effetti attesi di alcuni interventi sul mercato interno, in particolare del reddito di cittadinanza, stanno tardando a manifestarsi. L’occupazione, in questo scenario, appare l’unica nota positiva, anche se il rallentamento di occupati dipendenti e l’emorragia di autonomi rilevati a giugno segnalano il persistere di fragilita’ anche sul fronte del lavoro. Visto il contesto – conclude – la prossima Legge di Bilancio deve segnare un cambio di passo: per contrastare il ciclo negativo e’ necessaria una manovra puntata con decisione alla crescita, che metta piu’ risorse sul piatto per lo sviluppo dell’economia”.
(ITALPRESS).