Il segretario generale della Confsal Angelo Raffaele Margiotta, nel corso dell’incontro organizzato dal Governo a Palazzo Chigi, ha illustrato al presidente Giuseppe Conte la propria proposta integrata sulla riforma fiscale e sul salario minimo legale: no alla tassa sulla povertà; no alla tassa sulle basse retribuzioni; detassazione del salario minimo legale.
L’aliquota “zero” per i redditi fino a 16.000 euro deve obbligatoriamente costituire il primo step dell’annunciata riforma per la riduzione del carico fiscale denominata flat tax.
Tassare i redditi da lavoro prossimi alla soglia di povertà e ai parametri dei low pay jobs è una “bestemmia sociale”!
Senza l’aliquota “zero”, una riforma fiscale, anche con due aliquote semi-piatte (15 e 25%), “risulterebbe una beffa per i redditi più bassi, che avrebbero un beneficio di poche centinaia di euro annui – spiega il sindacato -. Una beffa che Confsal contrasterà con tutte le sue forze attraverso azioni sociali”.
(ITALPRESS).