I sette membri dell’equipaggio a bordo del peschereccio “Tramontana” stanno bene. Lo ha fatto sapere Nino Carlino, presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu.
Il peschereccio italiano ‘Tramontana’ è stato sequestrato ieri da una motovedetta libica nel golfo della Sirte nella zona di mare antistante il porto di Misurata ed è della marineria di Mazara del Vallo (Tp).
È trascorsa la prima notte al porto di Misurata, in Libia, per il peschereccio italiano sequestrato ieri sera da militari libici. A bordo ci sono sette membri dell’equipaggio, cinque mazaresi e due tunisini.
Intanto la Farnesina è in costante contatto con l’ambasciatore Giuseppe Buccino. Il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi gli ha chiesto infatti di “adoperarsi prontamente con la massima efficacia al fine del corretto trattamento e di un rapido rilascio dei membri dell’equipaggio e dell’imbarcazione”.
Il peschereccio italiano sequestrato dalla Guardia costiera libica si trovava “all’interno delle acque territoriali libiche” e “non aveva con sé alcuna autorizzazione rilasciata dalle autorità libiche”. Lo si apprende dalla pagina facebook dell’operazione governativa Vulcano di Rabbia. “L’imbarcazione – si legge ancora nel post – si trova ora nel porto di Misurata ed è stata aperta un’inchiesta sui membri dell’equipaggio”.
“A nome del Distretto esprimo vicinanza e solidarietà all’armatore Giuseppe Pipitone, che ho sentito nelle scorse ore, e ai familiari dei sette marittimi del peschereccio; ho avuto notizie che non ci sono stati feriti e che l’equipaggio sta bene”. Il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu Nino Carlino interviene in merito alla vicenda del motopesca mazarese “Tramontana” fermato ieri da una motovedetta libica e trasferito nel porto di Misurata.
“Ho seguito fin dal momento del fermo del motopesca con molta attenzione ed apprensione il caso – sottolinea Carlino -. Sono in contatto con le massime autorità diplomatiche, con il sindaco di Mazara del Vallo Quinci, e con i rappresentanti delle forze dell’ordine. Speriamo e confidiamo che si possa arrivare al piu’ presto ad una soluzione della vicenda”.