“Il tema scelto per questa conferenza, ‘La politica estera italiana verso l’orizzonte 2030: tra continuità e cambiamento’ è stimolante. Continuità significa che il nostro interesse nazionale può essere affermato nella costruzione di un orizzonte comune con i nostri partner che ci consenta di rimanere al passo con i tempi, affrontare le sfide, competere con i vecchi e i nuovi attori internazionali, realizzare un sistema di regole internazionali coerente con i nostri valori di libertà ed eguaglianza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla Farnesina alla XIII Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d’Italia nel mondo.
Mattarella “In Europa no a lacerazioni né a fughe in avanti”
“Il cambiamento risiede nella capacità di incidere positivamente, con costanza e applicazione, senza lacerazioni né avventurose fughe in avanti, nei processi in corso – ha proseguito Mattarella -. Vale per delicati colloqui di pace che riguardano ambiti elettivi della nostra politica estera o rischi potenziali per la sicurezza del nostro Paese”.
Nei rapporti con l’Ue, secondo il presidente, “limitarsi a lamentare disagio, ad affermare una sua inettitudine nell’offrire risultati auspicati, rischia di apparire un esercizio autolesionista, una dichiarazione di insuccesso nell’incidere sulle sue decisioni – ha aggiunto il capo dello Stato -. L’Unione va, piuttosto, costruttivamente sollecitata a rispondere con azioni che ne rispecchino pienamente la spinta ideale e la forza, perché attraverso di essa possiamo far emergere al meglio le nostre specificità, apportare il nostro contributo di idee e la nostra visione del mondo e delle relazioni internazionali. L’Unione è il luogo nel quale confrontarsi e riuscire – nel necessario reciproco rispetto – a rispondere alle sfide”.
(ITALPRESS).