Si è conclusa a Messina la conferenza del Sistema Sanitario Regionale. Da un’analisi è emerso che i maggiori problemi riguardano le liste d’attesa interminabili, la carenza di personale medico e infermieristico e l’arretratezza di alcune infrastrutture.
Ai lavori del vertice hanno partecipato tutti i componenti del management delle Aziende sanitarie, i dirigenti generali dei Dipartimenti dell’Assessorato alla Salute ed una rappresentanza della struttura assessoriale.
“Non un appuntamento sporadico, ma una scadenza da rinnovare periodicamente per fare il punto della situazione e testare costantemente lo stato della sanità siciliana per comprendere al meglio le esigenze dei cittadini”. Così l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza ha concluso i lavori del vertice di Messina.
Nell’aula magna del rettorato dell’Università di Messina, dopo il saluto del rettore Salvatore Cuzzocrea, i lavori sono stati aperti da un’indagine, condotta dall’istituto Demopolis che ha che focalizzato la complessa dimensione delle attese e dei vissuti delle famiglie siciliane in tema di salute.
“L’approfondimento di Demopolis conferma alcuni aspetti che sapevamo meritare delle attenzioni: penso, ad esempio all’infrastrutturazione sanitaria la cui arretratezza, in certi casi, pesa in maniera piuttosto elevata – ha spiegato l’assessore alla Salute, Ruggero Razza – ma anche quanto sia necessario un processo di avanguardia tecnologica e di innovazione. Del resto, i cittadini oggi, grazie anche alle tante informazioni che giungono quotidianamente, richiedono una sanità che sia estesa in maniera armonica su tutto il territorio regionale. Ed è un obiettivo a cui stiamo lavorando dal primo giorno ed una delle ragioni del confronto di stamani con tutti i manager ai quali chiediamo di agire con celerità e trasparenza”.
Nell’indagine di Demopolis si evidenziano le opinioni dei cittadini sui principali ambiti della sanità nell’Isola. Ad esempio il 48% dà un giudizio positivo alle strutture ospedaliere nell’Isola. Soltanto 1 cittadino su 10 promuove le liste d’attesa nell’Isola, che non permettono di ottenere in tempi accettabili una prenotazione, confermandosi la dimensione più critica del sistema sanitario.
Dall’indagine dell’Istituto Demopolis emerge anche l’esigenza di una maggiore informazione sulle strutture sanitarie disponibili nelle diverse aree territoriali e sulle relative modalità di accesso.
Interessante risulta l’agenda stilata dai cittadini per il miglioramento della qualità complessiva della sanità pubblica: sul podio, indicate da oltre i due terzi dei siciliani, gli interventi per la riduzione delle liste d’attesa, il piano per l’efficienza dei Pronto Soccorso, l’avvio delle assunzioni per il rafforzamento degli organici di medici e infermieri.
L’assessore Razza ha analizzato i dati con tutti i componenti del management del SSR approfondendo alcuni topic. Sulle infrastrutture, ad esempio, è emersa l’opportunità di immaginare una convenzione fra le Aziende e l’Ufficio Speciale per la progettazione della Presidenza della Regione Siciliana: “Potrà consentire – ha detto Razza – di andare più spediti”.
Mentre sul fronte delle liste di attesa, l’assessore alla Salute è stato categorico: “Ci aspettiamo dalle Aziende dei risultati, dovranno applicare il Piano approvato dal Governo Musumeci che può davvero essere efficace”.