Palermo ricorda Paolo Borsellino e gli uomini della sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, ventisette anni dopo la strage di via D’Amelio. Previsti con una serie d’incontri e appuntamenti. Alle 9 il presidente della Regione Nello Musumeci si è recato sul luogo dell’eccidio per deporre una corona di fiori.
Successivamente, davanti all’albero della Pace di Via D’Amelio la manifestazione “Coloriamo Via D’Amelio: il 19 luglio per i cittadini di domani”. In collaborazione con gli studenti del Corso di laurea in Scienze della Formazione primaria UKE, Nati per leggere Sicilia, Laboratorio Zen insieme, Associazione «Il Quartiere» di Monreale, Centro di animazione territoriale “San Giovanni Apostolo”, Centro “Santa Chiara”, Associazione Lievito, Emmaus Palermo, campo estivo CONI “Sport: un diritto per tutti”, “Casa di Paolo”.
Grande partecipazione
Il momento centrale di questa commemorazione è arrivato alle 16:58, ora esatta dell’attentato. Dopo il minuto di silenzio, la soprano Marta Favarolo ha intonato l’inno d’Italia. Poi la lettura dei nomi delle vittime della strage di via d’Amelio e la poesia “Giudice Paolo” di Marilena Monti, recitata da Salvatore Borsellino.
Centinaia di giovani hanno riempito via D’Amelio con disegni, giochi, animazione. Al centro del dibattito organizzato in questura, invece, i modelli da offrire ai giovani. Presenti anche il cantante Gigi D’Alessio, il comico Sasà Salvaggio, il sociologo Gioacchino Lavanco, fra Mauro Bolletta e Gero Riggio. Ad apertura dell’incontro, il video del giovane neomelodico catanese di 19 anni, Leonardo Zappalà, che durante la trasmissione Reality su RaiDue, considerò fisiologica la morte di Falcone e Borsellino scatenato per il lavoro che facevano. Parole che scatenarono polemiche e l’apertura di una inchiesta.
Anche il capo della polizia, Franco Gabrielli, è in intervenuto in questura per la cerimonia di commemorazione della strage di via D’Amelio. “Non me ne vorranno gli altri – ha detto Gabrielli -, noi siamo gli azionisti di maggioranza delle tragedie prodotte dalle stragi del 23 maggio e del 19 luglio. Sugli 11 servitori dello Stato uccisi, 8 appartenevano alla nostra amministrazione”. Presenti alla cerimonia Manfredi Borsellino, figlio del magistrato, il sindaco Leoluca Orlando, il questore Renato Cortese.
Palermo ricorda Borsellino e la sua scorta
Poi alle 14 via alla manifestazione dal palco “Io ci SARÒ, tu ci sei STATO ?”. Alle 14.45 – “Orfani di Stato” – Interventi dei familiari delle vittime della strage di Via D’Amelio e dei familiari di vittime di mafia tra cui: Vincenzo Agostino, Angela Manca, Stefano Mormile, Brizio Montinaro, Rosaria Scarpulla e Francesco Vinci. Aprono l’evento gli “Our Voice”.
Alle 16.58 – Minuto di silenzio, alle 17 Salvatore Borsellino recita la poesia «Giudice Paolo» di Marilena Monti. Alle 17.30 – “Testimoni di ingiustizia” con Piera Aiello, Ignazio Cutrò, Gianfranco Franciosi. Introducono gli studenti dell’I.P.I.A. – Emanuela Loi di Sant’Antioco (CI). Alle 18 “Verità di Stato, Verità di tutti?”. Incontro con i magistrati Sebastiano Ardita, Roberto Scarpinato, Giuseppe Lombardo e l’avvocato Fabio Repici, modera il giornalista Giuseppe Lo Bianco. Alle 21.45 spettacolo del duo “I Sansoni”.
A seguire Presentazione del libro “Paolo Borsellino – Cosa nostra spiegata ai ragazzi” con Salvatore Borsellino e il giornalista Marco Lillo. Alle 20 da piazza Vittorio Veneto si svolgerà la fiaccolata in memoria delle vittime della strage organizzata dal “Forum 19 Luglio” (cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni) e “Comunità ’92”. E’ prevista la partecipazione di Giorgia Meloni leader di Fratelli d’Italia.
Riprese di Marcella Chirchio.