Erano oltre mezzo milione i palermitani, secondo le stime del Comune, accorsi per il 395esimo ‘Festino’ di Santa Rosalia. Il carro trionfale della Santuzza, realizzato in collaborazione dei detenuti del carcere Ucciardone, è partito da Corso Vittorio Emanuele, con alla guida il sindaco Leoluca Orlando e il vescovo Corrado Lorefice, accanto il vicesindaco Fabio Giambrone e alcuni assessori della Giunta comunale.
La sfilata è stata preceduta da uno spettacolo, di circa un’ora, davanti a Palazzo dei Normanni, molto partecipato. Successivamente le fermate alla Cattedrale, ai Quattro Canti e a Porta Felice con altrettanti spettacoli degli artisti di Lollo Franco, direttore artistico del Festino. Alla fine, come sempre, i tradizionali fuochi d’artificio bagnati da un temporale improvviso.
“Oltre 500 mila persone, palermitani e turisti che seguono uno straordinario Festino di gioia – ha scritto il sindaco Orlando sui social – Un Festino che è stato preparato nei quartieri, coinvolgendo tutti i palermitani, gli artisti, i musicisti, i detenuti, i bambini, l’orchestra e il coro del Teatro Massimo. Un Festino che si conferma la festa di tutti i palermitani, di tutti coloro che hanno scelto di vivere a Palermo”.
Il 395esimo Festino di Santa Rosalia a Palermo
E c’è stato anche il colpo di scena. Uno dei detenuti dell’Ucciardone impegnato nella realizzazione del carro trionfale è infatti evaso. Si chiama Alessandro Cannizzo, 44 anni, originario di Messina. Ieri era in permesso per le prove del Festino, avrebbe dovuto fare rientro all’Ucciardone – riporta Ansa.it – ma è sparito senza lasciare tracce. La notizia si è appresa durante la lunga notte del Festino.
Cannizzo, che stava scontando una condanna per reati contro il patrimonio, viene definito un detenuto “modello”. In questi mesi all’Ucciardone era stato volontario in biblioteca e impegnato nelle attività teatrali con la compagnia di Lollo Franco, direttore artistico del Festino. Aveva lavorato anche nella nuova sartoria, progetto avviato all’interno del carcere.
La tela d’autore dedicata alla Santuzza
Alla Santuzza, l’artista palermitano Antonio Gregorio Maria Nuccio ha dedicato una tela che si trova nel negozio, crocevia internazionale di artisti e intellettuali, dell’antiquario palermitano Massimo Sgroi. Si tratta di un olio su tela con misure contenute (95×65) ma dal forte impatto visivo. L’opera si intitola: “Rosalia ama Palermo”.
Riprese di Marcella Chirchio.