I dati statistici sui procedimenti civili pendenti, aggiornati al primo trimestre del 2019, consegnano un trend incoraggiante circa il tasso di riduzione dell’arretrato e, di conseguenza, la qualità del servizio pubblico di giustizia.
Giustizia, ridotto l’arretrato dei procedimenti pendenti
In generale, l’indice di smaltimento continua, infatti, ad essere di vantaggio per l’amministrazione nel senso che il numero dei procedimenti, per il 2018 e per il primo trimestre 2019, continua a scendere. Nel 2018 la variazione della pendenza è stata pari a -3,6%, passando da 3.572.870 procedimenti nel 2017 a 3.443.105 procedimenti a chiusura dell’anno 2018.
Nel primo trimestre del 2019, la variazione è sempre negativa anche se numericamente inferiore (-1%). Rispetto al 2017, spicca il miglioramento nel settore dei procedimenti esecutivi e fallimentari: si passa infatti da una variazione pari a -1,8%, nel 2017, a una variazione pari a -7,6%, nel 201.
L’indice di variazione nel primo trimestre del 2019 è pari a -3%. Nel complesso, l’arretrato civile continua a ridursi: si pensi che, nel 2009, le pendenze annoveravano quasi 6 milioni di procedimenti pendenti (5.700.105) con un tasso di variazione pari a +4,6%. Nel 2018, i procedimenti sono quasi la metà (2.915.313) con un tasso di variazione pari a -3,6%.
(ITALPRESS).