ROMA (ITALPRESS) – Sanofi Genzyme premia la ricerca indipendente italiana. Assegnati i premi ai vincitori della prima edizione di Research to Care, il bando promosso dalla direzione medica di Sanofi Genzyme, divisione speciality care di Sanofi. Sono stati 250 i progetti candidati, di cui 98 in area onco-ematologia, 62 nelle malattie rare, 53 in neurologia, 43 in immunologia.
Una giuria di esperti ha decretato 5 vincitori. Ad aggiudicarsi il primo premio il progetto “Predator”, una piattaforma che educa il sistema immunitario del paziente a riconoscere il tumore al colon-retto per studiarne i meccanismi di resistenza e diventarne predatore. A coordinare il team di ricerca al Comprehensive Cancer Center della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli è Carmine Carbone, biologo molecolare di origine beneventana prestato alla ricerca oncologica. A lui e ad altri 4 progetti, vincitori perché risultati i più votati delle rispettive categorie di ricerca – l’oncoematologia, l’immunologia, le malattie rare e la neurologia – la giuria indipendente del premio ha assegnato i 500 mila euro messi in palio quest’anno, 100 mila euro a progetto.
“Il valore della ricerca lo capisci quando guardi negli occhi un paziente. Oggi viviamo una vera e propria rivoluzione della ricerca medica in cui terapie sempre più mirate e personalizzate ci consentiranno di sfidare malattie considerate incurabili. Un grande onore e insime una grande responsabilità che condividiamo con enti di ricerca, università, istituzioni”, ha commentato Enrico Piccinini, general manager di Sanofi Genzyme.
(ITALPRESS).