L’attività dello spettacolo nel 2018 ha sostanzialmente tenuto rispetto all’anno precedente con una leggera flessione dello 0,28% mentre sono in crescita i valori economici della spesa al botteghino, +2,91% e della spesa del pubblico +3,73%.
Questi sono alcuni dei dati contenuti nell’annuario dello spettacolo presentato questa mattina a Roma dal presidente della Siae, Giulio Rapetti, in arte Mogol, dal vicepresidente, Salvatore Nastasi, e dal direttore generale Gaetano Blandini.
Nel 2018 italiani in fuga dal cinema, bene teatro e concerti
Il dato peggiore per il 2018 arriva dal mondo del cinema che per il secondo anno consecutivo fa segnare il segno meno davanti a tutti gli indicatori, infatti, si sono persi 7,9 milioni di ingressi, rispetto al 2017 mentre la spesa al botteghino è diminuita del 6,44% e quella del pubblico del 6,89%. Il teatro, al contrario, vede una buona ripresa con indicatori positivi: +0,62% degli spettacoli, +0,87% degli ingressi, +2,06% per la spesa al botteghino e +2,84% per quella del pubblico.
Prosegue anche la crescita dell’attività concertistica, classica, musica leggera e jazz, che con una crescita di poco sotto l’1% per il numero di spettacoli e un +9,08% degli ingressi è un +16,25% della spesa al botteghino. A fare la voce grossa la musica leggera con un +12% degli ingressi e un +18.26% della spesa al botteghino.
“La sfida più grande – dice Mogol – è la tutela del diritto d’autore sul web perché le grandi piattaforme digitali che guadagnano miliardi non vogliono pagarlo. Vogliamo fare un incontro con tutti i partiti per parlare di questo e chiedere: perché no?”.
Per il vicepresidente Siae Salvatore Nastasi “è fondamentale la norma sul secondary ticketing perché aiuta i controlli e gli organizzatori. In questo siamo al fianco del governo”. Il direttore generale Gaetano Blandini sottolinea come il 2018 sia stato “un anno di luci e ombre. La musica leggera e pop trainano tutto, hanno un incasso importante, segnali positivi arrivano anche dal jazz”.
(ITALPRESS).