“I più deboli e vulnerabili devono essere aiutati“. Lo ha detto, nel corso dell’omelia, Papa Francesco che ha presieduto la celebrazione eucaristica in occasione del VI anniversario della visita a Lampedusa.
“Sono gli ultimi ingannati e abbandonati a morire nel deserto – aggiunge – sono gli ultimi torturati, abusati e violentati nei campi di detenzione, sono gli ultimi che sfidano le onde di un mare impietoso, sono gli ultimi lasciati in campi di un’accoglienza troppo lunga per essere chiamata temporanea. Essi sono solo alcuni degli ultimi che Gesù ci chiede di amare e rialzare”. Francesco richiama tutti alla responsabilità: “Nessuno si può esimere”.
(ITALPRESS).