Carola Rackete, la Capitana della Sea Watch, si lascia in un attacco contro il ministro dell’Interno italiano. “La politica di Salvini ha violato i diritti umani: Il suo modo di esprimersi è irrispettoso, non è appropriato per un politico di alto livello”. Lo dice la comandante in una intervista allo Spiegel.
“L’equipaggio – spiega – ha inviato rapporti medici giornalieri sulle condizioni dei soccorsi, anche al Centro di soccorso italiano a Roma “ma nessuno ha ascoltato, nessuno ha risposto”.
La risposta di Matteo Salvini non si fa attendere, mentre il comandante della Sea Watch ha qualcosa da ridire anche sul Governo tedesco.
Sea Watch, Carola Rackete attacca Salvini: pronta la querela
Nella mattinata del 5 luglio, il legale del capitano della Sea Watch ha annunciato querela nei confronti del ministro Salvini. “Abbiamo già preparato la querela nei confronti del ministro Salvini. Non è facile raccogliere tutti gli insulti che Salvini ha fatto in queste settimane e anche le forme di istigazione a delinquere, cosa che è ancora più grave se fatta da un ministro dell’interno. Nel circuito di questi leoni da tastiera abituati all’insulto, è lui che muove le acque dell’odio. Una querela per diffamazione è il modo per dare un segnale. Quando le persone vengono toccate nel portafoglio capiscono che non possono insultare gratuitamente”. Lo ha detto Alessandro Gamberini, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus.
Non tarda la risposta del vicepremier. “Non vedo l’ora di essere denunciato da una che ha infranto le leggi e ha rischiato di ammazzare dei militari italiani. Non vedo l’ora di incontrarla in tribunale, così almeno la vedo. Mi toglierei quella soddisfazione”. Così Salvini risponde a chi gli chiede un commento sulla possibilità che Carola Rackete lo denunci. A chi gli ha ricordato che Rackete si è offesa per essere stata chiamata “comunista viziatella”, ha risposto: “Si è offesa di più per comunista o viziatella? La capisco…”.
In più su Twitter Salvini scrive: “Infrange leggi e attacca navi militari italiane, e poi mi querela. Non mi fanno paura i mafiosi, figurarsi una ricca e viziata comunista tedesca! Bacioni”.
Carola Rackete contro il Governo tedesco
A sei giorni dall’arresto, non convalidato dal gip di Agrigento, torna a parlare Carola Rackete che ha rilasciato interviste a diversi network, tra cui gli autorevoli Der Spiegel e The Guardian.
Carola critica anche il governo tedesco. “Mi sono sentita lasciata sola”, riporta Ansa. “La mia impressione è stata che a livello nazionale e internazionale nessuno volesse davvero aiutare. Si sono sempre passati la patata bollente, mentre avevamo ancora 40 sopravvissuti a bordo. Ha fallito il ministro degli Interni Horst Seehofer, che non aveva alcun desiderio di accettare le offerte delle città” di ospitare i migranti a bordo della nave.
Critiche anche nei confronti dell’Unione Europea. In questione dovrebbe essere il “fallimento dell’Ue – precisa -, non persone come me che si trovano in prima linea per caso. Non ho fatto altro che sostituire un collega” che avrebbe inizialmente dovuto prendere il comando della nave umanitaria. “Spero che il mio gesto porti a soluzioni concrete in Europa per i migranti. Decine di città erano disposte a ospitare queste persone, e dovrebbero essere libere di farlo senza che i governi nazionali le ostacolino. Per quanto mi riguarda, spero di tornare presto al mare, perché è lì che c’è bisogno “.