Maxi risse a Cremona. I carabinieri di Cremona hanno eseguito 7 arresti (4 in carcere, 3 ai domiciliari) a carico di ragazzi che, con altri 18 denunciati, avevano trasformato alcune vie e piazze della città in veri e propri ring. Sui social si davano appuntamento per confrontarsi o per aggredire. Gli indagati, tra i 15 e i 18 anni, prendevano di mira anche giovanissimi. Decine gli episodi di violenza postati e commentati sulla pagina di Instagram “Cremona.dissing”.
Secondo gli inquirenti sono stati accertati diversi episodi di danneggiamento, vandalismo, atti persecutori, risse, lesioni e spaccio di sostanze stupefacenti. Le vittime erano altri giovani studenti cremonesi, postati e pubblicati, su una pagina di Instagram “Cremona.dissing“, (insultare, sparlare, discriminare) alla quale era collegato un link all’applicazione “ThisCrush”, che permetteva di partecipare ad una chat esclusivamente accessibile ai gestori e a chi la seguiva.
Maxi risse a Cremona, 7 arresti
Una pagina che era diventata un “palcoscenico”, in cui i componenti del branco “vivevano” rendendo pubblico il loro operato, anche come sfida aperta alle autorità. Gli arrestati sono accusati di rapina e tentata estorsione, concorso in atti persecutori, spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento e risse. Il ‘branco’ era composto prevalentemente da minorenni, ma, per la presenza di qualche 18enne, l’inchiesta è stata condivisa tra Procura per i minorenni di Brescia, con il Pm Emma Avezzú e la Procura di Cremona con la collega Vitina Pinto.
Come il celebre film sugli incontri clandestini “Fight Club”, anche i ragazzi di Cremona si davano appuntamento per picchiarsi. Contrariamente alla pellicola di David Fincher, però, i giovanissimi, quasi tutti minorenni, non si vedevano negli scantinati, ma nella centralissima piazza Marconi. “Allora alle 4 si jumpa?”, uno dei messaggi nella chat ad indicare l’orario dell’appuntamento.
Nella pagina Instagram erano pubblicati i video delle risse e venivano pubblicate immagini di Piazza Marconi resa simile ad un ring per incontri di box, con la scritta “the ring is for boy”, che significa “il ring è per ragazzi” e sull’immagine della piazza “This Ring is for real men” che tradotto significa “questo ring è per uomini veri“. Secondo quanto ricostruito, arrestati ed indagati farebbero parte di una baby gang composta da “bulli social” nei confronti dei quali le indagini erano cominciate su segnalazione di professori, presidi e molti genitori preoccupati.