“Il traditore” di Marco Bellocchio sbanca ai Nastri d’Argento e porta a casa ben sette premi. La 73esima edizione della kermesse vede la pellicola italiana protagonista assoluta.
Il film di Marco Bellocchio aveva ottenuto 11 nomination e si è aggiudicato 7 premi, tra cui quelli per il miglio film, regia, e attori protagonisti e non. Tra gli altri premiati Anna Foglietta, Marina Confalone e Paola Cortellesi. Doppio riconoscimento a Stefano Fresi: miglior attore di commedia e il “Nino Manfredi”.
I pronostici per “Il Traditore” sono stati dunque rispettati. Il film, che ha avuto un grande successo a Cannes, adesso ha incassato il maggior numero di premi anche ai Nastri d’Argento.
In tutto sette i riconoscimenti per la pellicola di Marco Bellocchio: miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio, colonna sonora, attore protagonista (Pierfrancesco Favino) e non protagonisti Luigi Lo Cascio e Fabrizio Ferracane.
Tanti altri i premi distribuiti. Tra gli attori il voto dei giornalisti ha premiato infatti Anna Foglietta (attrice protagonista per “Un giorno all’improvviso”), Marina Confalone (“non protagonista” per “Il vizio della speranza”) e Paola Cortellesi (migliore attrice di commedia per “Ma cosa ci dice il cervello”).
Ancora, a Stefano Fresi (“C’è tempo”, “L’uomo che comprò la luna”, “Ma cosa ci dice il cervello”) doppio premio con il Nastro per il miglior attore di commedia e il “Nino Manfredi” che è stato consegnato dalla moglie di Nino, Erminia e dalla nipote Sarah Masten.
E sempre per quanto riguarda la commedia,il film vincitore è risultato “Bangla” del giovanissimo esordiente Phaim Bhuyian.
Sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina torna poi – dopo il premio di un anno fa, per la migliore canzone – Serena Rossi, Nastro speciale per “Io sono Mia”. E la canzone è ancora protagonista con il Nastro andato ad Enzo Avitabile (“Il vizio della speranza”) e con quello speciale ottenuto dalla voce di Noemi (“Domani è un altro giorno”).
Tra le curiosità di questa edizione: il riconoscimento al miglior ‘cameo’ dell’anno assegnato ad Adriano Panatta nella parte di se stesso ne “La profezia dell’armadillo”; il Premio Speciale per “Dafne” di Federico Bondi, e, infine, omaggio dei Nastri ai primi trent’anni di Fandango.
A Stefano Sollima, infine va il Premio Hamilton Behind the camera- Nastri d’Argento per il debutto internazionale con “Soldado”.