L’ospedale S. Antonio Abate di Trapani ha raggiunto un importante obiettivo nell’ambito della chirurgia laparoscopica.
Sono quarantacinque, infatti, gli interventi di chirurgia colorettale con metodica mininvasiva eseguiti nei primi sei mesi del 2019 dall’Unità di Chirurgia laparoscopica dell’ospedale S.Antonio Abate di Trapani. L’unità è diretta da Giovanni Gambino.
Il risultato assume un significato strategico alla luce dei dati riportati dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Secondo l’Agenas, infatti, in quelle Unità Operative che effettuano almeno 50 interventi annui di chirurgia colo-rettale con metodica laparoscopica il tasso di sopravvivenza a 30 giorni è superiore al 97%.
“Se questo trend si manterrà costante nei prossimi mesi dell’anno – ha detto il direttore del Dipartimento di Chirurgia, Lelio Brancato – entro la fine del 2019 il numero di interventi effettuati porterebbe l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Trapani quale centro di riferimento per il trattamento mininvasivo anche della patologia neoplastica del colon-retto. Il raggiungimento di un simile obiettivo – ha sottolineato Brancato – costituisce un traguardo tanto più importante poiché attualmente questa UOSD non possiede un reparto autonomo, è costituita da due dirigenti medici e dispone di sole cinque sedute operatorie mensili”.