“Non cerchiamo un conflitto, ma Teheran le deve smettere di sponsorizzare il terrorismo“. Con queste parole il presidente Usa Donald Trump ha annunciato sanzioni contro la Guida Suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei. Questa volta, per il tycoon, si tratterebbe di una risposta proporzionata all’abbattimento del drone.
“Queste persone vogliono spingermi in una guerra, ed è ripugnante”, avrebbe dichiarato il presidente americano in un incontro privato. Come riportato dal Wall Street Journal, Trump avrebbe preso distanza dai falchi guidati dal consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton, da sempre fautore di un cambiamento di regime a Teheran.
Trump intende quindi colpire le esportazioni di petrolio così da costringere la leadership della Repubblica Islamica a dialogare e a scendere a patti con l’amministrazione americana. Ma ad un patto: l’Iran deve rinunciare al suo sogno della bomba atomica e deve smetterla di sostenere il terrorismo.
“Non cerchiamo un conflitto e ci piacerebbe di essere in grado di siglare un nuovo accordo“, ha affermato il presidente americano nel firmare le nuove sanzioni. L’intera leadership iraniana non potrà accedere ai servizi finanziari che rientrano nella giurisdizione americana.
“Non ho bisogno dell’approvazione del Congresso per un attacco all’Iran”, ha poi affermato il presidente americano a The Hill. “Mi piace l’idea di avere il Congresso a fianco” ma non serve la sua autorizzazione a procedere in caso di attacco. Di diverso avviso la speaker della Camera, Nancy Pelosi.