Tra lunedì e martedì prenderanno il via gli orali della maturità 2019. Sarà il momento del debutto delle tre buste, la grande novità della riforma dell’Esame.
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Ha tenuto gli studenti con il fiato sospeso fino ad ora. Terminate le prove scritte della maturità, anche queste con grandi novità per il 2019, è la volta degli esami orali. Soltanto due prove scritte e non più tre. Dopo il classico tema, una prova multidisciplinare, con argomenti diversi in base all’indirizzo della scuola.
Le date di inizio e fine degli orali non sono uguali per tutti: sono state infatti stabilite dalle commissioni, scuola per scuola. La lettera del cognome di colui che inizierà i colloqui è stata estratta nei giorni scorsi. Le commissioni d’esame coinvolte quest’anno sono 13.161 per 26.188 classi.
I candidati iscritti alla Maturità sono 520.263. Tra le novità dell’orale, gli studenti troveranno davanti a loro tre buste precedentemente predisposte dalla stessa commissione: all’interno ci saranno alcuni materiali per avviare i colloqui.
“La uno, la due o la tre?”. Tante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase da un conduttore televisivo nei confronti di un concorrente di un quiz. Quest’anno potremmo sentirla anche durante l’orale dell’Esame di Stato. I maturandi, infatti, dovranno scegliere una tra tre buste, che contengono diversi argomenti. Quella scelta dallo studente di turno servirà come spunto per avviare il colloquio orale.
L’esame orale sarà, come sempre, multidisciplinare. Inoltre non durerà più di 50 o 60 minuti, compresa la visione delle prove scritte. La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi contenuti nelle buste, che saranno lo spunto per sviluppare il colloquio.
Tutto all’insegna della trasparenza. Il giorno della prova, infatti, la commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità. In questo modo anche l’ultimo candidato potrà esercitare la facoltà di scelta. Il presidente di commissione preleverà in modo casuale tre buste alla presenza di ciascun candidato e le sottoporrà a quest’ultimo che ne sceglierà una. I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.
Secondo quanto confermato dai tecnici del Miur, dentro le buste non ci saranno domande o serie di domande e riferimenti a discipline o argomenti svolti durante l’anno. L’esame orale è anche l’occasione, per i candidati, di esporre le esperienze di alternanza scuola-lavoro svolte. Infine una parte del colloquio riguarderà le attività fatte nell’ambito di Cittadinanza e costituzione. Tutto sempre tenendo conto delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe sui percorsi effettivamente svolti.