Gli Stati Uniti hanno lanciato una cyber offensiva contro un gruppo di intelligence iraniano che gli 007 Usa credono sia dietro all’attacco alle petroliere nel Golfo del’Oman. Lo riporta il New York Times.
L’operazione dello Us Cyber Command è avvenuta lo stesso giorno in cui il presidente Donald Trump ha fermato i raid aerei contro stazioni radar e batterie missilistiche in Iran.
Intanto il presidente americano, Donald Trump, nonostante abbia annunciato oggi nuove sanzioni e non abbia escluso del tutto l’ipotesi militare, ha aperto a un possibile nuovo accordo con l’Iran.
“Se l’Iran vuole diventare una nazione prospera, per me va bene”, ha detto Trump ai giornalisti nel giardino della Casa Bianca prima di partire per Camp David. “Ma non lo faranno mai – ha aggiunto – se pensano che tra cinque o sei anni avranno armi nucleari”.
Il presidente ha poi preso in prestito per la Repubblica degli Ayatollah quello che è stato il suo slogan: “Let’s make Iran great again“, aprendo a un nuovo possibile accordo, anche in tempi celeri. Le sanzioni intanto scatteranno lunedì.
Dal canto suo il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif ha postato una serie di tweet pubblicando la mappa con le coordinate dettagliate del percorso del drone Usa, abbattuto giovedì, che mostra come il velivolo si trovasse sopra le acque territoriali iraniane.
Nella mappa sono tracciati anche dei riquadri gialli lungo la rotta che evidenziano i punti immediatamente prima del confine in corrispondenza dei quali Teheran ha inviato gli avvertimenti al drone. “Non c’è alcun dubbio su dove il drone si trovasse quando è stato abbattuto”, scrive Zarif.