Ecco un’altra meravigliosa creazione del bartender bagherese Gianfranco Sciacca. Dalla provincia di Palermo arriva Bruna, un cocktail che esalta il tartufo nero siciliano e tutti i suoi profumi. Dopo avervi presentato un piatto a base di pesce e un dessert con questo pregiato prodotto, adesso deliziamo le papille gustative con un cocktail dedicato.
Il tartufo nero siciliano, per la precisione lo scorzone, è una grande risorsa per l’Isola. In pochi, però, sanno che esiste e ancora meno persone riescono ad intuirne le potenzialità per un incremento dell’economia nel mondo dell’enogastronomia.
Gli chef siciliani Domenico Pipitone e Andrea Davì, insieme al pasticcere Giovanni La Rosa e al bartender Gianfranco Sciacca, hanno deciso di affiancare un gruppo di micologi ed esperti per dare il loro contributo alla valorizzazione del tartufo nero siciliano.
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“L’ispirazione per il cocktail è nata direttamente durante l’escursione che feci assieme al micologo Mario Prestifilippo. Proprio mentre raccoglievamo lo scorzone – racconta il bartender Gianfranco Sciacca –. In nome che ho dato al drink, infatti, è quello di una delle sue cagnoline”.
“Il cocktail nasce con una grande nota di affumicatura che ricorda molto la torba naturale del terreno da cui è stato estratto lo scorzone. L’abbinamento con il finocchietto deriva dalla balsamicità che si respirava nell’aria, dal momento che eravamo circondati da alberi di pino. Il Nachè poi viene inserito come nettare degli dei e l’acqua ai fiori di zucca come elemento vegetale. Trovo che tutto questo – conclude Gianfranco Sciacca – sia un fantastico abbinamento per la valorizzazione dello scorzone”.
Secondo gli chef Domenico Pipitone e Andrea Davì, inoltre, attorno al tartufo potrebbero nascere nuove occasioni per realizzare fiere di settore, eventi di richiamo in cui inserire dibattiti e show cooking, realizzando quei Foodies Moment che avrebbero un’importante ricaduta economica sul territorio.
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Tecnica di lavoro: Stir e Strain. Bicchiere utilizzato: RcR vintage.
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