PALERMO (ITALPRESS) – La tassazione estremamente alta, negli ultimi dieci anni in Italia, è stata il principale fattore che ha contribuito a produrre uno stato di crisi permanente nel settore immobiliare. È quanto rimarcato, stamani, nel corso del 10^ convegno annuale organizzato dall’associazione della Proprietà Edilizia della Provincia di Palermo, che quest’anno ha affrontato i temi inerenti la “gestione e liquidazione del patrimonio immobiliare in sede esecutiva e concorsuale”.
Ad essere affrontate, nello specifico, una serie di tematiche di carattere giuridico, come le nuove norme che hanno regolato le esecuzioni immobiliari che, in molti casi, ‘hanno aggravato e reso difficile la realizzazione di asset come le garanzie delle banche’. Si è parlato anche di misure di rilancio del comparto edilizio e fatto il punto sul peso che la crisi della proprietà immobiliare ha prodotto nell’economia italiana.
“La crisi in Italia persiste, in particolar modo quella immobiliare – ha detto il presidente del Centro Studi di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani -. La crisi finanziaria è arrivata nel 2008 dal mondo occidentale. Noi l’abbiamo trasformata in crisi immobiliare con la forsennata tassazione di Monti. Dal 2011 i prezzi delle case discendono. Fintanto che i prezzi scenderanno non si potrà parlare di essere fuori dalla crisi. A tutto questo bisogna aggiungere il fatto che noi siamo l’unico Paese al mondo, certamente in Europa, in cui questa situazione di crisi permane. È la prova del nove che tutto ciò è dovuto alla tassazione. La diminuzione della tassazione, dunque, può essere l’unico antidoto che possa farci uscire realmente da questa situazione che penalizza tutti i settori che con l’immobiliare sono collegati. L’immobiliare infatti muove almeno trenta-quaranta altri settori”.
L’incontro, che si è svolto presso il Palazzo Forcella De Seta, nella sede Ance di Palermo, ha visto riuniti, oltre a Confedilizia, diversi altri attori. Ad essere presente infatti la Fiaip, Federazione italiana agenti immobiliari professionali, ma anche esponenti dei vari ordini professionali.
Ad essere esposti, i numeri inerenti le vendite all’asta riguardanti il territorio di Palermo, “in vent’anni l’associazione notarile delle procedure esecutive – ha sottolineato Letizia Russo, notaio – ha avuto transazioni immobiliari per 264 milioni. C’è anche una possibilità di vendita alternativa – ha aggiunto – che serve ad uno smobilizzo veloce di immobili, in particolare di banche, compagnie di assicurazione, leasing, costruttori in potenziale sofferenza non ancora in contenzioso. Anche li ci sono bei numeri su base nazionale: circa 187 milioni di euro”.
Analizzata, infine, la situazione del mercato immobiliare su Palermo e provincia. “La situazione attuale vede rispetto al 2018 – ha detto Antonio Matano, presidente Fiaip Palermo – un 2 per cento di aumento nel numero di transazioni. Una tendenza al rialzo che si registra solo sulla città, la provincia soffre. Il prezzo al metro quadrato invece è fermo, ciò porta ad un interesse maggiore nell’acquisto. Si registra inoltre un altro dato. Un cinque-sei per cento delle transazioni immobiliari avvengono tramite aste immobiliari. Il mercato si sta affacciando a questa nuova realtà, anche se ancora c’è scetticismo da parte del consumatore-cittadino che si fida di più dell’agente immobiliare in cui riscontra maggiori certezze,” ha sottolineato.
(ITALPRESS).