Melissa Satta si sfoga su Instagram. Per rispondere alle notizie pubblicate dal settimanale “Chi”, scrive un lungo post in cui spiega di essere “bersaglio di fake news”.
Melissa Satta si sfoga su Instagram: “Sono bersaglio di fake news”
Il noto settimanale, infatti, aveva diffuso la notizia di una relazione tra Melissa Satta e Tommy Chiabra. La modella, però, non ci sta. Così, su Instagram, si prepara a smentire la storia con l’imprenditore e punta il dito contro “il famigerato meccanismo delle fake news”.
E nelle storie poi spiega: “Ero con un mio amico di vecchissima data, a Firenze per lavoro… siamo usciti a cena con un gruppo di persone, ma tutte le altre non sono state incluse nelle foto”.
Lo sfogo
Nel post pubblicato su Instagram, la Satta spiega: “In questi giorni sono stata oggetto (o forse sarebbe meglio dire ‘bersaglio‘) di spiacevoli quanto inveritiere invasioni nella presunta mia vita sentimentale e privata. Certo, ‘inconvenienti’ di chi ha il privilegio di essere personaggio pubblico si potrebbe obiettare, ma mi chiedo se è davvero giusto che chi rivesta tale posizione debba restare vittima del teorema del ‘fidanzamento’. Ogni qualvolta si trovi ad essere momentaneamente disimpegnato sentimentalmente e venga malauguratamente visto in compagnia di una persona dell’altro sesso”.
E continua: “Ed ancora una volta si potrebbe obiettare che ciò che dico è poca roba o che ormai tali notizie costituiscano costume comune quando il personaggio pubblico di turno si trovi in uno stato di ‘singletudine’ per cui non ci sarebbe da gridare allo scandalo più di tanto.”
La difesa
Un personaggio pubblico, si sa, è sempre al centro dei riflettori. Anche la vita privata viene sbandierata ai quattro venti. Quello che ha dato maggior fastidio a Melissa Satta, però, è stata la diffusione di una notizia non veritiera.
“Il problema vero – continua nel post – è che così oggi che ogni notizia, anche quella più falsa e tendenziosa, riceve consacrazione nel tam – tam mediatico che si scatena sul web e dallo stesso acquisisce una propria legittimazione ad esistere, secondo il famigerato meccanismo delle fake news.”
La modella si preoccupa anche per il figlio. “Ebbene – spiega – si dà il caso che tale ‘verve giornalistica’ abbia trovato massimo sfogo in un particolare e delicato momento della mia vita personale, e che le false notizie così velocemente propagatesi, potrebbero destabilizzare fortemente l’equilibrio psicologico di un figlio minorenne, e comunque, più in generale, influenzare negativamente le mie vicende personali, delle quali preferisco non parlare.”
L’attacco ai giornalisti
La modella passa poi all’attacco. “Ma io non ci sto – scrive -, non mi va di finire sulla prima pagina dei giornali solo per le illazioni gratuite di qualche sedicente giornalista che secondo stereotipi disgustosi continua a perpetrare questo triste teorema del fidanzato di turno solo per aumentare le vendite o le visualizzazioni di un articolo”.
Poi l’affondo: “Talvolta questi signori che fanno ‘informazione’ dovrebbero ricordarsi di essere dotati di un cuore e di una coscienza, e se proprio non ci riescono, o se ne sono privi, dovrebbero quanto meno ricordarsi le regole deontologiche del giornalista che forse è bene che ogni tanto vadano a ripassare”.
Le Stories: ecco cosa è successo veramente
Lo sfogo di Melissa Satta non si ferma al post e prosegue nelle Stories. Qui spiega per bene come sono andati i fatti.
“Mi sveglio stamattina e trovo delle foto su ‘Chi’, foto per strada nulla di che… con un mio amico di vecchissima data, ex di una mia cara amica. Assurdo! Ero a Firenze per lavoro come avete visto dalle foto pubblicate da me nei giorni scorsi… siamo usciti a cena con un gruppo di persone, ma ovviamente questi giornali cercano sempre di trovare lo scoop dove non c’è!”.
“Non a caso – continua – tutte le altre persone che erano con noi non sono state incluse facendo sembrare che fossimo soli. Sono una donna come tutte le altre che ha voglia di stare in serenità con amici e godersi il tempo libero… niente di più… ma trovo terribile che io debba giustificarmi e difendermi da queste finte storie create solo per vendere qualche copia in più, ed ancor più imbarazzanti gli innumerevoli siti che le riprendono”.