Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli in visita a Palermo. Toninelli spera di incontrare al più presto il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, per definire importanti questioni riguardanti le grandi opere siciliane.
Il ministro è arrivato oggi, 19 giugno, all’aeroporto di Punta Raisi, accolto dal prefetto Antonella De Miro. Tra gli appuntamenti di Toninelli a Palermo, la visita al Provveditorato delle opere pubbliche e l’incontro on monsignor Corrado Lorefice e con rappresentanti delle istituzioni alla Curia arcivescovile. Infine un punto stampa in tarda mattinata.
“Spero di riuscire ad incontrare domani il presidente della Regione Siciliana Musumeci“, ha detto Toninelli. Il ministro mostra totale disponibilità per concludere al più presto il decreto attuativo, previsto dallo sblocca cantieri, per il commissario Strade provinciali siciliane, che deve essere fatto entro 30 giorni.
Toninelli parla anche dell’emendamento Salva-Imprese di Filiere. Si rifà al commento del presidente della regione, Nello Musumeci, che, qualche settimana fa, aveva definito scellerato il ritiro da parte del governo nazionale di tale emendamento nel decreto “Sblocca cantieri”.
“In commissione alla Camera, è stata approvata in prima lettura una norma che riguarda il cosiddetto Fondo ‘salva imprese’ e che il M5s avrebbe voluto fortemente includere già nello stesso Sblocca cantieri. Si tratta di una misura nata per dare ossigeno a quelle tante piccole aziende subappaltatrici che si trovano in difficoltà per la crisi economica dei maggiori appaltatori”.
Con riferimento in particolare a coloro che sono in difficoltà per i crediti che vantano nei confronti delle imprese di grosse costruzioni, il ministro annuncia lo stanziamento di oltre 45 milioni di euro anche per i crediti pregressi.
“Viene creato un Fondo che rimborserà alle imprese fornitrici e, appunto, subappaltatrici fino al 70 per cento dei crediti insoddisfatti prima dell’apertura di una procedura concorsuale, in caso di difficoltà del grande gruppo che si è aggiudicato la gara – aggiunge -. Per le crisi pregresse, procedure aperte dal primo gennaio 2018, il fondo avrà una dotazione di 45,5 milioni di euro in due anni, risorse proprie del mio ministero”.
“Quindi daremo un po’ di ossigeno anche alle imprese siciliane che vantano dei crediti nei confronti di Cmc che come tutti sapete ha dei problemi di natura finanziaria”, sottolinea Toninelli.
Sul tavolo anche la questione dei migranti, che vede la Sicilia protagonista. “I porti – afferma il ministro Toninelli -, per chi viola le regole, rimangono chiusi al 100%”.
“Avrete visto che abbiamo portato sul suolo italiano le persone che si trovavano in difficoltà, in stato precario di salute. Questo significa che l’umanità e il senso di aiuto in Italia non viene mai meno. Però viene anche e dopo la legalità e la sicurezza. Come tutti voi sapete la Sea Watch aveva ricevuto da parte della Guardia costiera libica il segnale di coordinamento delle operazioni. Purtroppo hanno deciso di voltarsi dall’altra parte e di andare a nord sull’Italia cosa che per il diritto del mare non va bene. Di conseguenza non possono approdare in Italia”. Ha aggiunto Toninelli in merito alla situazione della Sea Watch che da qualche giorno si trova al confine delle acqua territoriali italiane.
Il Tap è una vicenda che “non riguarda solo il sottoscritto. Gli argomenti politicamente trasversali vanno affrontati nelle sedi opportune, in questo caso nel Consiglio dei Ministri. Comunque non vedo particolari criticità”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, in visita a Palermo, in merito al diktat del governo americano sulla realizzazione del gasdotto.
Si stupisce poi di ricevere in Sicilia chiarimenti sulla Tav, la line veloce Torino-Lione. “Il dossier è sulla scrivania del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che dovrà interloquire con il suo omologo francese Macron e con la Commissione Europea”, conclude Toninelli.
Riprese di Marcella Chirchio.