Tra le novità introdotte nella maturità 2019, quella che più spaventa gli studenti riguarda l’esame orale. È dopo i due scritti – non più tre da quest’anno – che ci si gioca tutto come in un quiz televisivo.
Maturità 2019, il nuovo esame orale che spaventa gli studenti
“La uno, la due o la tre?”. Tante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase da un conduttore televisivo nei confronti di un concorrente di un quiz. Quest’anno potremmo sentirla anche durante l’orale dell’Esame di Stato. I maturandi, infatti, dovranno scegliere una tra tre buste, che contengono diversi argomenti. Quella scelta dallo studente di turno servirà come spunto per avviare il colloquio orale. Per fare maggiore chiarezza, il Miur ha postato un video su Facebook.
Il decreto legislativo 62/2017, infatti, ha introdotto tantissime novità. La prima prova scritta si terrà il 19 giugno, il 20 la seconda: i giorni sono gli stessi per tutti gli istituti. Una volta avvenuta la correzione delle prove, inizieranno i colloqui orali, per i quali non è prevista una data d’inizio fissa: ogni scuola deciderà autonomamente.
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L’esame orale
L’esame orale sarà, come sempre, multidisciplinare. Inoltre non durerà più di 50 o 60 minuti, compresa la visione delle prove scritte. La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi contenuti nelle buste, che saranno lo spunto per sviluppare il colloquio.
Tutto all’insegna della trasparenza. Il giorno della prova, infatti, la commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità. In questo modo anche l’ultimo candidato potrà esercitare la facoltà di scelta. Il presidente di commissione preleverà in modo casuale tre buste alla presenza di ciascun candidato e le sottoporrà a quest’ultimo che ne sceglierà una. I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.
Secondo quanto confermato dai tecnici del Miur, dentro le buste non ci saranno domande o serie di domande e riferimenti a discipline o argomenti svolti durante l’anno. L’esame orale è anche l’occasione, per i candidati, di esporre le esperienze di alternanza scuola-lavoro svolte. Infine una parte del colloquio riguarderà le attività fatte nell’ambito di Cittadinanza e costituzione. Tutto sempre tenendo conto delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe sui percorsi effettivamente svolti.
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Il video del Miur
“Quattro parti e tre buste da cui scegliere lo spunto per iniziare il colloquio orale”. Sono queste le principali novità del nuovo esame orale che il Miur ha voluto spiegare a tutti gli oltre 520 mila studenti che tra pochi giorni dovranno affrontare l’esame di maturità.
“Si inizierà – chiarisce il video – con l’analisi e il commento del materiale che la commissione proporrà allo studente, dando la possibilità di spaziare tra più temi e dimostrare quanto e’ stato appreso durante il percorso formativo. Lo studente sceglierà uno spunto da cui partire da tre buste preparate dalla commissione. Non si tratterà di domande, ma di testi, documenti, esperienze o problemi. Ci sarà poi una parte – spiega il Miur – in cui lo studente parlerà delle competenze trasversali e dell’orientamento”.
“Potrà raccontare l’esperienza anche attraverso una breve relazione o un elaborato multimediale. Oggetto del colloquio saranno, infine, le attività svolte sulla Cittadinanza e la Costituzione, e le prove scritte. Al termine la commissione esaminatrice assegnerà un punteggio di massimo 20 punti”, conclude il Miur.