Il caso del campione Neymar accusato di stupro giunge ad una svolta. La polizia civile dello stato brasiliano di San Paolo ha presentato una denuncia per calunnia contro la modella che lo ha accusato. Lo riporta il quotidiano spagnolo Marca.
La querela contro la modella Najila Trindade Mendes è arrivata dopo che il commissario José Fernando Bessa ha considerato “infamanti” le accuse fatte dalla giovane donna in un’intervista concessa al canale televisivo Sbt. La Durante la trasmissione Conexao Reporter ,infatti, la modella ha ribadito la sua accusa di aggressione e stupro nei confronti dell’attaccante brasiliano del Paris Saint Germain.
L’episodio sarebbe avvenuto lo scorso 15 maggio in un hotel di Parigi. La donna però ha sporto denuncia alle autorità brasiliane soltanto qualche giorno dopo, una volta tornata nel suo Paese.
Il campione del Paris Saint Germain aveva negato le accuse pubblicando un video sui social, in cui rendeva pubbliche anche le conversazioni private con la ragazza. La vittima, però, ha conferma tutto.
“Sì, sono stata vittima di uno stupro. Una aggressione a cui è seguito lo stupro”. Ha detto la ragazza intervistata ai microfoni del programma di inchiesta ‘Conexao Reporter’, sul canale televisivo Sbt.
Successivamente Mendes ha ricostruito la serata del 15 maggio spiegando che “era sua intenzione fare sesso con il calciatore” chiarendo che il giocatore le aveva pagato l’hotel e il viaggio in aereo. Infine la modella ha spiegato che Neymar “era aggressivo, totalmente diverso dal ragazzo che avevo conosciuto nei nostri messaggi. Gli ho chiesto di smettere perché mi faceva male, ma lui ha continuato”.
L’esame medico-legale a cui si è sottoposta Najila Trinidade Mendes de Souza non ha rilevato lesioni nell’area genitale. Lo ha reso noto il portale news Uol.
Secondo la testata, che ha avuto accesso al documento, l’unica ferita sul corpo della donna è stata rilevata sul dito della mano destra. Questi risultati divergono da quelli effettuati dalla Mendes all’Ospedale ‘Albert Einstein’ il 21 maggio, sei giorni dopo la data del presunto stupro, in cui invece sono stati rilevati “ematomi causati da aggressioni su gambe e natiche” e altro.
Trindade Mendes ha successivamente accusato la polizia civile di corruzione.
La modella aveva anche detto che le avevano rubato il tablet, su cui erano salvate le prove sul caso di stupro. Interrogata sul tablet sparito e sul fatto che i controlli della polizia hanno rilevato nell’appartamento dove sarebbe avvenuto il furto solo le impronte della ragazza e della sua collaboratrice, Trindade ha replicato: “La polizia è comprata, o sono io pazza?”.
Secondo quanto viene riportato dal verbale, Najila “ha macchiato l’onore della polizia come istituzione e quella dei periti, responsabili del materiale dattiloscopico”.