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Maturità 2019, è l’anno delle prime volte: “Generazione Z” sotto esame

La Maturità 2019 è ormai alle porte. Fra una settimana, il 19 giugno, prende il via l’Esame di Stato. Più di 500mila studenti e studentesse di tutta Italia si siederanno sui banchi per sostenere la prima prova scritta, quella di italiano. È l’anno delle prime volte: la Generazione Z, quella dei nati nel Duemila, affronterà un esame “nuovo”, appena riformato.

Maturità 2019, è l’anno delle prime volte: Generazione Z sotto esame

Il 2019 è l’anno delle prime volte. Per la prima volta a sostenere l’esame di maturità saranno i nati nel Duemila, i nativi digitali. La cosiddetta “Generazione Z” sarà sotto esame. Quest’anno è anche quello del debutto della nuova maturità.

Il decreto legislativo 62/2017, infatti, ha introdotto tantissime novità. La prima prova scritta si terrà il 19 giugno, il 20 la seconda: i giorni sono gli stessi per tutti gli istituti. Una volta avvenuta la correzione delle prove, inizieranno i colloqui orali, per i quali non è prevista una data d’inizio fissa: ogni scuola deciderà autonomamente.

La prima prova scritta: italiano

La prima prova scritta dell’esame di maturità è quella di italiano. In tutta Italia è prevista per il 19 giugno e avrà una durata di 6 ore. Gli studenti dovranno scrivere un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove.

La tipologia A prevede due tracce – analisi del testo. La tipologia B, tre tracce – analisi e produzione di un testo argomentativo. La tipologia C nuovamente due tracce – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

Gli argomenti spaziano dall’artistico, al letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Tra le novità di quest’anno c’è l’eliminazione – tanto discussa – della traccia di storia.

Il toto-tracce

Il toto-tracce è scattato già da tempo. Gli occhi sono puntati soprattutto sugli autori, che con la nuova maturità diventano due.

Gli studenti giocano sulla difensiva e rimangono ancorati alla tradizione, oltre che all’attualità. Sarà veramente così o è solo una speranza di questi ragazzi? Ecco che circa 1000 ragazzi lanciano il messaggio attraverso il Totoesame di Skuola.net che, come ogni anno tra aprile e maggio, inaugura la marcia di avvicinamento all’esame di Stato.

La prima cosa da fare è rintracciare l’autore per l’analisi del testo. O meglio, gli autori visto che le tracce saranno due. Si tratta, infatti, di scrittori e poeti che si approfondiscono durante gli ultimi anni delle superiori. L’80% degli studenti, però, non esclude la presenza di un autore a sorpresa.

Per quanto riguarda le altre tracce, come anniversari e ricorrenze, i maturandi guardano alla tradizione. Tra gli argomenti più quotati ci sono la caduta del muro di Berlino e i 100 anni dalla nascita di Primo Levi. Professioni del futuro, immigrazione e fake news sono infine le tracce di attualità che gli studenti vorrebbero trovare sul banco il prossimo 19 giugno, secondo un’indagine di ‘Studenti.it’.

A quanto riporta un sondaggio di Skuola.net, sarebbero D’Annunzio, Leopardi e Ungaretti i prescelti per la poesia, mentre Svevo e Pirandello potrebbero essere scelti per la prosa. Nonostante, però, i dati vedano la vittoria schiacciante degli scrittori presenti nel programma scolastico, 4 maturandi su 5 ipotizzano che possa fare la sua comparsa tra le tracce un autore sconosciuto.

La seconda prova “multidisciplinare”

È la vera novità della maturità 2019. Quest’anno fa il suo debutto la seconda prova “multidisciplinare”. Più materie, infatti, comporranno questa prova. Le discipline scelte saranno quelle caratterizzanti l’indirizzo di studi, ad eccezione per gli indirizzi in cui la disciplina caratterizzante è una sola.

I maturandi dovranno affrontare due materie: latino e greco per il liceo Classico, matematica e fisica allo Scientifico, discipline turistiche e aziendali e inglese per l’Istituto tecnico per il turismo e così via.

La correzione degli scritti

Per la correzione delle prove scritte, la maturità 2019 prevede griglie nazionali di valutazione. Secondo i nuovi parametri, il punteggio sarà espresso in ventesimi, sia per gli scritti che per l’orale.

Le griglie sono già state diffuse nel mese di novembre ma gli studenti hanno ancora le idee molto confuse su diversi aspetti di questo esame.

Il 29%, per esempio, non sa ancora quale sia la nuova scala di punteggio usata nelle prove scritte. Ricordiamo che si passerà dalla valutazione in quindicesimi all’uso dei ventesimi. Ancora peggio sull’orale. Il 32%, infatti, non ne conosce il punteggio massimo – che è lo stesso degli scritti, cioè 20 crediti. Per non parlare del 36% degli studenti che non conosce il credito massimo attribuito alla fine delle superiori per la carriera scolastica. Lo diciamo noi: sono 40 punti, ben 15 in più rispetto alla vecchia maturità.

L’esame orale

L’esame orale sarà, come sempre, multidisciplinare. Inoltre non durerà più di 50 o 60 minuti, compresa la visione delle prove scritte. La commissione partirà proponendo agli studenti di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti, problemi contenuti nelle buste, che saranno lo spunto per sviluppare il colloquio.

Tutto all’insegna della trasparenza. Il giorno della prova, infatti, la commissione predisporrà, per ogni classe, un numero di buste pari al numero dei candidati aumentato almeno di due unità. In questo modo anche l’ultimo candidato potrà esercitare la facoltà di scelta. Il presidente di commissione preleverà in modo casuale tre buste alla presenza di ciascun candidato e le sottoporrà a quest’ultimo che ne sceglierà una. I materiali delle buste già scelte dai candidati non potranno essere riproposti in successivi colloqui.

Secondo quanto confermato dai tecnici del Miur, dentro le buste non ci saranno domande o serie di domande e riferimenti a discipline o argomenti svolti durante l’anno. L’esame orale è anche l’occasione, per i candidati, di esporre le esperienze di alternanza scuola-lavoro svolte. Infine una parte del colloquio riguarderà le attività fatte nell’ambito di Cittadinanza e costituzione. Tutto sempre tenendo conto delle indicazioni fornite dal Consiglio di classe sui percorsi effettivamente svolti.

L’incoraggiamento del ministro Bussetti

Stare tranquilli, perché è un esame che possono sostenere senza problemi” è il consiglio del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, intervistato da ‘Fanpage.it‘. “La maturità rappresenta il momento in cui possono esprimere se stessi e ciò che hanno appreso nel percorso formativo. Nessuno si sogna di sottoporli a prove non alla loro portata. Vogliamo metterli nelle condizioni di dare il meglio”.

In merito alle novità dell’esame introdotte nel 2017, quando c’era un altro governo, Bussetti commenta: “Noi ci siamo mossi subito, fin dal mio insediamento, per accompagnare le scuole. Come governo abbiamo introdotto anche importanti correttivi nell’interesse dei ragazzi, e abbiamo predisposto un piano di formazione e informazione per evitare confusione e per spiegare nel dettaglio tutte le modifiche previste”.

“Gli studenti hanno apprezzato le tracce proposte in occasione delle simulazioni” aggiunge Bussetti, “e hanno potuto confrontarsi con seconde prove strutturate sulla base di ciò che hanno studiato nel loro percorso. Le novità di questa maturità non sono state introdotte per mia iniziativa. C’era una legge e andava attuata in determinati tempi. […] Usciamo dalla visione dell’esame come test ‘punitivo’ e prendiamolo per quello che è: un’occasione per esprimere se stessi”.

Il nuovo meccanismo dell’orale

“È un meccanismo più semplice e trasparente che dovrebbe rassicurare i maturandi: dentro quelle buste non troveranno domande astruse, ma spunti già oggetto di studio che consentiranno loro di condurre il colloquio in modo personale, attraverso l’analisi e il commento, per esempio, di un componimento poetico, della riproduzione di un quadro, di una tabella con dati, di un grafico, di un progetto”, ha chiarito il ministro.

“L’Esame è cambiato nelle modalità ma non negli obiettivi che si prefigge. Serve ad accertare conoscenze e competenze sviluppate nel percorso formativo. Di conseguenza, a nessun maturando verrà mai chiesto qualcosa che non ha studiato”.

Bussetti conclude con un suggerimento per affrontare l’esame: “Sembrerà banale ma, secondo me, non possono mancare l’impegno, la lucidità e la passione. Impegno, perché è un traguardo importante nella vita di tutti noi e bisogna dare il massimo, viverlo al meglio, sapendo di non aver lesinato le proprie forze ed energie”.

La maturità “è un esame, indubbiamente. Ma è anche un capitolo dell’esistenza di ciascuno che rimarrà per sempre nei ricordi. Per questo invito tutti a goderselo senza stress né agitazione“.

 

 

Rosanna Pasta

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Rosanna Pasta
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