Dal G20 di Fuluoka un allarme sulla crescita: “Le tensioni commerciali e geopolitiche sono intensificate. Continueremo ad affrontare questi rischi e ad essere pronti ad agire per adottare ulteriori azioni”. Nel comunicato finale del meeting dei ministri finanziari e dei governatori, emerge una stabilizzazione della crescita globale. La crescita è generalmente ritenuta proiettata verso un aumento moderato nel 2019 e nel 2010: tuttavia, “la crescita resta bassa e i rischi restano orientati verso un rallentamento”.
“Nelle discussioni avute c’è stata grande preoccupazione sui rischi di guerra commerciale tra Usa e Cina“. Il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, ha detto, alla fine del G20 finanziario di Fukuoka, che “tutti i Paesi hanno chiesto a loro due di ridurre le tensioni esortando a fare tutto il possibile per evitare uno scontro che avrebbe impatto negativo, duraturo e profondo sulla crescita”. Le Maire ha anche chiesto negoziati tra Pechino e Washington su un accordo di riforma del Wto a difesa del “multilateralismo per la soluzione dei conflitti”.
I partecipanti del G20 hanno concordato sulla necessità di riformale le regole della tassazione internazionale sulle grandi industrie tecnologiche. Il G20 – è scritto nel comunicato diffuso al termine dei lavoro – ha votato per continuare la propria cooperazione per un ”sistema di tassazione internazionale globalmente equilibrato, sostenibile e moderno. Salutiamo favorevolmente gli obiettivi raggiunti nella trasparenza internazionale, inclusi i progressi negli scambi automatici sulle informazioni per finalità fiscali”.
Sul deficit “andremo sotto intorno al 2,2-2,1%”, ha detto, a margine del G20 finanziario, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, per il quale “le aspettative sono quelle scritte nel Def”.
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