Mercatone Uno imbocca la strada della cessione dopo il traumatico annuncio del fallimento, arrivato via social due settimane fa. Si apre quindi uno spiraglio per i 1.800 lavoratori.
La decisione del Tribunale di Bologna è arrivata venerdì dopo una lunga attesa. Al Mise la comunicazione della disponibilità all’autorizzazione condizionata per l’approvazione del programma di cessione. Tale disponibilità verrà presentato dai commissari di Mercatone Uno.
Mercatone Uno, si apre uno spiraglio per i lavoratori
Il passaggio rappresenta il percorso propedeutico allo sblocco degli ammortizzatori sociali. Lo aveva già spiegato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Luigi Di Maio, nell’incontro con i sindacati il 27 maggio e lo ha ribadito il Mise. “Successivamente – si apprende – partirà la fase di reindustrializzazione per garantire un futuro certo ai lavoratori“.
Dopo l’annuncio del Mise, i commissari straordinari di Mercatone Uno, Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari, hanno comunicato che presenteranno “a breve l’istanza al ministero per concludere l’iter delineato dal Tribunale di Bologna per la retrocessione all’amministrazione straordinaria dei compendi aziendali e rendere così possibile l’accesso dei dipendenti agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge”.
“Il Tribunale di Bologna ha accolto l’istanza dei Commissari del gruppo ‘Mercatone Uno’ in amministrazione straordinaria e disposto la revoca dei provvedimenti di cessazione dell’esercizio dell’impresa, subordinandone l’efficacia al rilascio da parte del ministero dello Sviluppo economico della proroga del programma di liquidazione dell’azienda”, riferiscono i commissari, che “si riservano di illustrare nei tempi più rapidi le prossime attività previste dal programma”.
La vertenza
In quanto alla vertenza, la tensione rimane molto alta. Lunedì prossimo, infatti, i 321 dipendenti dei sette punti vendita lombardi saranno in presidio sotto la sede della Regione Lombardia “per protestare contro l’immobilismo della politica e del Governo”.
“Sulla vertenza Mercatone Uno il governo nazionale ora non ha più alibi. Deve sbloccare la cassa integrazione e dare un futuro certo ai lavoratori rimasti senza stipendio”. Ha commentato così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, una volta appresa la notizia della decisione del Tribunale di Bologna.
“La Regione rimane vicina ai 256 lavoratori pugliesi coinvolti dal crac – ha assicurato – ma è pronta ad intervenire immediatamente per cofinanziare gli investimenti di eventuali nuovi compratori che il governo nazionale deve cercare e trovare, anche col nostro aiuto”.
L’appoggio di Intesa San Paolo
Anche Intesa San Paolo fa la sua parte a favore dei lavoratori di Mercatone Uno. La banca infatti sospende le rate di mutui e prestiti personali per un periodo fino a 12 mesi per suoi clienti tra i 1.800 lavoratori del gruppo.
“Siamo vicini ai dipendenti della Mercatone Uno e alle loro famiglie che stanno vivendo un periodo difficile – spiega Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo -. Abbiamo riflettuto su quale tipo di intervento potevamo compiere per aiutare in modo concreto i lavoratori del gruppo e questo ci è sembrata allo stato attuale un gesto chiaro ed efficace”.