Il presidente del Venezuela Nicolás Maduro firma a Caracas un accordo ufficiale tra la Federazione internazionale della Croce rossa e la Mezza luna rossa ed il ministero della Sanità venezuelano. L’obiettivo è accelerare gli aiuti umanitari di cui in materia di farmaci il Paese ha bisogno.
La stessa Federazione internazionale ha già avviato la sua attività di assistenza distribuendo 24 tonnellate di materiale sanitario, generatori elettrici e medicine, arrivate a Caracas il 16 aprile scorso. Maduro ha colto l’occasione dell’annuncio per criticare lo “show” organizzato dall’opposizione che ha “distribuito due cosette comprate a Miami”, facendole passare per una operazione di assistenza umanitaria.
Accordo con la Croce rossa per il Venezuela
Intanto, però, il Gruppo di Lima, organismo informale creato nel 2017 per affrontare la crisi in Venezuela, ha ribadito ieri, al termine di una nuova riunione svoltasi a Città del Guatemala, il proprio appoggio all’autoproclamato presidente pro tempore venezuelano Juan Guaidó e all’Assemblea nazionale (An) di opposizione da lui presieduta.
In un comunicato finale, il Gruppo “condanna energicamente i sistematici attacchi del regime illegittimo e dittatoriale di Nicolás Maduro contro la An”, respinge “l’annuncio da lui fatto di convocare elezioni legislative anticipate, reitera il suo più deciso appoggio alla fine dell’usurpazione, e sostiene la costituzione di un governo di transizione e la celebrazione di elezioni presidenziali libere, giuste e trasparenti”.
Aiuti umanitari per Caracas
I Paesi aderenti “affermano l’importanza di intensificare i contatti con quei Paesi che ancora appoggiano Maduro, in particolare Russia, Cina, Cuba e Turchia, sollecitandoli ad essere parte di una crisi che ha un impatto crescente nella regione”. Lo stesso Maduro ed il suo regime illegittimo, dice poi il comunicato, sono considerati come “gli unici responsabili della situazione umanitaria ogni volta più grave del popolo venezuelano”.
Infine le Nazioni firmatarie “lanciano un allarme per l’intensificazione dell’esodo massiccio di venezuelani (…) che si è trasformato in una delle più gravi crisi umanitarie a livello mondiale, e ribadiscono la necessità che le agenzie, i fondi ed i programmi del sistema delle Nazioni Unite e la comunità internazionale appoggino gli sforzi dei Paesi che accolgono gli emigranti”.