C’è un Oscar alla carriera messo da parte per la regista italiana Lina Wertmuller. Lo ha annunciato l’Academy of Motion Picture Arts & Sciences.
Classe 1928, Lina Wertmuller, oggi novantenne, è stata la prima donna candidata all’Oscar come migliore regista, per il film Pasqualino Settebellezze nella cerimonia del 1977. I quattro premiati – oltre alla Wertmuller ci sono David Lynch, Wes Studi e Geena Davis – saranno presentati il 27 ottobre agli 11/i Annual Governors Awards dell’Academy.
Oscar alla carriera per Lina Wertmuller, la figlia: “Era ora”
“Un Oscar alla carriera non ci starebbe male”. Questo era il desiderio della figlia Maria, espresso a Cannes solo pochi giorni fa. Le parole della figlia di Lina Wertmuller, a quanto pare, sono state ascoltate. La regista riceverà l’Oscar.
Forse già Leonardo Di Caprio sapeva qualcosa quando al Festival l’ha cercata di proposito per stringerle la mano.
“Sono molto grata per la decisione di assegnarmi questo premio – dice la regista all’Adnkronos -. Un premio che non mi aspettavo affatto e che per questo è tanto più gradito, mi fa tanto più piacere. Certo gli americani, grazie a Dio, mi hanno sempre voluto bene”.
La storia e la filmografia di Lina Wertmuller sono ricche di record. Ma non è finita qui. All’età di novant’anni, la regista riceve l’annuncio della statuetta per la sua carriera. Un vero e proprio coronamento di una vita dedicata al cinema.
“Mi fa piacere dedicarlo a Enrico Job, compagno di una vita e di lavoro e a nostra figlia Maria”, ha detto all’Ansa la regista novantenne raggiunta nella sua casa romana.
Il riconoscimento dell’Academy
Il riconoscimento assegnato alla Wertmuller è l’Honorary Award, letteralmente ‘Premio d’onore’, di fatto un riconoscimento alla carriera. Come ricorda l’Academy stessa nel suo annuncio, il premio le viene assegnato “per onorare la straordinaria distinzione nelle realizzazioni di una vita, i contributi eccezionali allo stato dell’arte e delle scienze del cinema, o per un servizio eccezionale reso all’Accademia“.
“Nel 1976, Wertmuller – sottolinea l’Academy – è stata la prima donna a ricevere una nomination all’Oscar per la regia, accompagnata da quella per la sceneggiatura originale per ‘Seven Beauties’ “. Il film era anche candidato all’Oscar come miglior film straniero.
“Nota per essersi concentrata su questioni politiche e sociali, Wertmuller – prosegue l’Academy – ha scritto e diretto film importanti come ‘The Basilisks’ (1963), ‘The Seduction of Mimi’ (1972), ‘Love and Anarchy’ (1973), e ‘Swept Away’ (1974)”.
In quest’ultimo caso il titolo statunitense attribuito è quello del remake girato nel 2002 da Guy Ritchie, con Madonna nel ruolo che fu di Mariangela Melato e Adriano Giannini in quello già interpretato dal padre, Giancarlo Giannini.
Una carriera da Oscar
Lina Wertmuller non è nuova agli Oscar. Anzi, è stata la prima donna candidata all’Oscar come migliore regista per il film Pasqualino Settebellezze nella cerimonia del 1977. Soltanto 5 anni prima era stata, invece, la prima donna in concorso a Cannes, con Mimì metallurgico nel 1972.
La regista italiana è in ottima compagnia. Durante la cerimonia del 27 ottobre, agli 11/i Annual Governors Awards dell’Academy ci saranno altri tre premiati per la carriera: David Lynch, Wes Studi e Geena Davis. Riconoscimenti, sottolinea l’Academy, orientati alla maggior valorizzazione delle donne e dei gruppi sotto rappresentati.
L’opera della Wertmuller, i suoi film di rottura negli anni ’70 sono da sempre molto amati anche all’estero e sono tante le rassegne nel mondo a lei dedicate e, dopo quella di marzo a Londra, una imminente è prevista a Manchester quest’estate.