Si celebra oggi, 31 maggio, la Giornata mondiale senza tabacco. L’Istituto Superiore di Sanità, però lancia un allarme. In Italia, infatti, vengono consumati 72 milioni di sigarette ogni anno. E la maggior parte dei fumatori sono giovani.
Il binomio tra fumo e giovani è sempre più allarmante. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, i giovani fumatori abituali sono più che raddoppiati, mentre i consumatori occasionali risultano aumentati del 60% rispetto allo scorso anno.
Proprio in occasione della Giornata Mondiale Senza Tabacco 2019 indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Lilt Milano accende i riflettori su questo allarmante fenomeno. L’intento è quello di sensibilizzare i giovani su un tema che non mette a rischio soltanto la salute ma anche l’ambiente.
Le tematiche green sono sempre più in voga tra i ragazzi. Così, anche di fronte alla questione del fumo, si punta sull’impatto ambientale delle cicche per invogliare i giovani a smettere di fumare.
Giornata mondiale senza tabacco, i dati
Lilt Milano ha raccolto dati su un campione nazionale di giovani tra i 18 e i 29 anni. In base ai risultati dell’analisi, oltre il 90% degli intervistati mostra un alto livello di sensibilità per le tematiche ambientali. L’84% è inoltre consapevole dei danni che il fumo provoca non solo agli individui, ma anche all’ambiente.
Emerge infatti che quasi tutti i giovani intervistati considerano i mozziconi tra i rifiuti più dannosi per il pianeta.
In Italia 72 milioni di sigarette ogni anno
In Italia ogni anno vengono consumati 72 miliardi di sigarette. Oltre che dannose per la salute, le sigarette sono un male anche per l’ambiente. Secondo le stime della ricerca, infatti, circa due terzi dei mozziconi di sigarette fumate vengono gettati dai fumatori nell’ambiente circostante, tanto che sono il rifiuto più ricorrente sulle spiagge.
Inoltre, un altro elemento da non sottovalutare riguarda il terreno. Le piante di tabacco, infatti, sono soggette all’attacco di parassiti e malattie. Per ovviare a questo fenomeno, durante la coltivazione e la lavorazione vengono trattate con diversi pesticidi, che degradano il terreno circostante.
Anche il processo di produzione fa la sua parte nell’inquinamento dell’ambiente con le sigarette. Ulteriori preoccupazioni nascono appunto da produzione, imballaggio, distribuzione e combustione del tabacco, che portano alla formazione di gas ad effetto serra.
La sensibilizzazione
Per sensibilizzare i giovani ai rischi per la salute e l’ambiente, Lilt Milano ha promosso diverse attività nelle scuole del territorio.
Tra le principali sottolineiamo la campagna “Agenti00sigarette”, che interessa le scuole di Milano e provincia, e “Un lenzuolo contro il fumo”, manifestazione di protesta che vede coinvolti docenti, studenti, personale e dirigenti scolastici.
Anche il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca da quest’anno sostiene l’iniziativa. IlMinistero infatti ha invitato tutte le scuole ad esporre nei luoghi di passaggio un lenzuolo con la scritta “Non mandiamo in fumo il pianeta”.
L’obiettivo è quello di coniugare i rischi per la salute derivanti dal fumo con l’impegno volto a uno stile di vita più sostenibile, responsabile e salutare.
Bisogna infine ricordare che uno dei modi più efficaci di combattere e ridurre l’impatto delle malattie è la prevenzione. Per fa sì che ciò avvenga è necessaria un’informazione costante, capillare ma soprattutto corretta.