Ricorre il XVII anniversario delle Stragi di Capaci e Via D’Amelio. Tante le istituzioni presenti nell’aula bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del maxiprocesso a Cosa Nostra, per la commemorazione.
Altre, invece, hanno deciso di non partecipare e aderire invece ad una sorta di contromanifestazione. Tra loro il presidente dell’Antimafia all’Ars, Claudio Fava, il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
A 27 anni di distanza sono ancora tante le manifestazioni in cui si ricorderà la strage di Capaci. Era il 23 maggio 1992 quando il giudice antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina persero la vita.
Una violenta esplosione di tritolo li fece saltare in aria. La mafia colpì il cuore della giustizia, il cuore dei palermitani e quello di tutta Italia. Sono tanti i misteri ancora da risolvere ma il Paese però non dimentica. Il 23 maggio Palermo si ferma per ricordare.
La Nave della Legalità è sbarcata a Palermo. È il primo degli appuntamenti che apre le celebrazioni del Ventisettesimo anniversario delle stragi di mafia di Capaci e di via D’Amelio, nell’ambito della manifestazione #PalermoChiamaItalia. La Nave è salpata ieri sera dalla banchina 8 del porto di Civitavecchia con a bordo circa 1.500 studenti.
A Palermo si svolgeranno le principali iniziative in memoria dei giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e degli agenti delle loro scorte Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina.
Riprese di Marcella Chirchio.