L’impero immobiliare della Chiesa è un elenco lunghissimo di immobili del Vaticano solo a volere considerare esclusivamente quelli esistenti a Roma e provincia. AdChoices soltanto Propaganda Fide ne possiede quasi mille, per l’esattezza 957 tra terreni ed edifici: in via S. Teodoro, via di S.Giovanni in Laterano, via Boncompagni, via delle Mura, piazza Mignanelli, via Margutta, piazza di Spagna, via Bocca di Leone, via del Babuino, via della Conciliazione, via dei Corridori, via dell’Orso, via dei Coronari, via della Vite, via del Governo Vecchio.
Il Vicariato ne possiede 191: in via dl Colosseo, via di S. Croce in Gerusalemme, via di Fara Sabina, via Flaminia. La Caritas Italiana ne possiede 79. La APSE (Amministrazione Patrimoniale Sede Apostolica) ha 82 sedi . Congregazioni varie: Ancelle di Santa Teresa di Gesù Bambino 7; Ancelle Francescane 54.
Lo IOR, cosiddetto “Banca Vaticana”, Istituto per le Opere di Religione, che “provvede alla amministrazione dei beni mobili ed immobili trasferiti o affidati allo IOR medesimo”, consta di un proprio patrimonio che, secondo il bilancio pubblicato per la prima volta nel 2013 e fino ad allora segreto, è di circa 7 miliardi di Euro. È da sottolineare che, siccome all’interno di Città del Vaticano non esistono tasse, il rendimento è netto di circa il 12% .
L’immenso tesoro immobiliare della Chiesa
A tutto si aggiungono 9mila scuole, 4mila ospedali, circa 3mila centri di cura. Lo Stato più piccolo del mondo ed il più spirituale possiede un patrimonio che, secondo i dati forniti dalla COSCA – Commissione voluta da Papa Francesco per illuminare il patrimonio della Chiesa e lo stato delle finanze del Vaticano – ammonterebbe a 4 miliardi di Euro. Ma secondo l’agenzia R.E , che gestisce gli immobili ecclesiastici, oltre all’immenso patrimonio direttamente di proprietà, ben il 20% del patrimonio italiano di dritto o di rovescio farebbe capo alla Chiesa. Che, tradotto in miliardi, raggiungerebbe la cifra pressocchè incredibile di circa mille miliardi di euro. Inoltre, annualmente solo a Roma si registrano circa 10mila donazioni a favore della Chiesa.
Questo elenco di ricchezza infinita, noiosissimo ed indiscreto anche se pubblico, non è per fare le pulci a nostra Romana Chiesa. È per via delle omelie amorevoli e misericordiose di Papa Francesco, Uomo e Papa di straordinaria grandezza, carisma e lungimiranza politica, che fanno annaspare in un mare di sensi di colpa. Infatti Papa Francesco ormai quotidianamente lancia accuse pesantissime di non accogliere i fratelli migranti con carità e solidarietà; accuse di alimentare il razzismo nei confronti dei fratelli sfortunati; accuse di non riconoscere a loro il diritto ad una abitazione decente ed una vita dignitosa; accuse di non condividere con gioia il mio tozzo di pane; accuse, insomma, di cinismo ed egoismo per non accogliere chiunque nel mio mondo e nella mia vita con solidarietà ed amore.
La “grandezza” di Papa Francesco
Papa Francesco, quotidianamente ormai ci ricorda pure che Gesù insegna ad accogliere il fratello a braccia aperte ma Gesù era povero, e tutto ciò che poteva offrire – di materiale – erano solo le Sue braccia aperte! Ma la Chiesa, che invece è traboccante di indecente ricchezza, potrebbe offrire al fratello ben altro che le braccia aperte offerte da Gesù! Quante migliaia di fratelli la Chiesa ha accolto nelle migliaia dei propri palazzi? A quante migliaia di fratelli la Chiesa somministra pasti caldi, abiti e gli euro per il cellulare? A quante migliaia di profughi grandi e piccoli la Chiesa ha aperto le braccia con solidarietà ed amore e curati nei propri 4mila ospedali? Nei propri centri di cura? Per garantire il tanto propugnato ius culturae, quante migliaia di bambini studiano nelle proprie 9mila scuole? A quanti fratelli con solidarietà lo Stato Città del Vaticano ha concesso lo ius soli? E che dire del fatto che proprio questo è l’unico Stato di tutta Europa a non avere accolto neppure un solo profugo?
Quindi non si può non rilevare che, per quanto Padre spirituale di tutta la Comunità Cristiana Cattolica Apostolica Romana, Papa Francesco dovrebbe tuttavia mostrare maggiore considerazione per quanto fatto fino ad oggi dagli Italiani; e che, da capo di Stato quale è, dovrebbe maggiormente tenere in considerazione che l’Italia è uno Stato sovrano e straniero rispetto allo Stato del Vaticano; il quale è pure esentato dal pagamento delle tasse sui beni ricadenti in territorio italiano. Anche la CEI si occupa della politica dello Stato Italiano ed afferma “non votate Salvini”; e nell’agone politico si lancia con una virulenza che fa paura tal Monsignore Mogavero, Vescovo di Marsala.
Chiesa e Ipocrisia
Tralasciando l’incitamento, che sorge spontaneo, ad impegnarsi a risanare le nefandezze di casa propria piuttosto che guardare la pagliuzza nell’occhio del vicino; ebbene il Monsignore fa politica assumendo atteggiamenti e toni, non da fascista, ma da autentico nazista affermando che Salvini “ deve essere fermato con qualunque mezzo” scomunicando “chi vota Lega non è cristiano”. Ma Monsignori, avete sentito che da qualche tempo si parla di libertà politica, di libertà di pensiero, di libertà culturale e religiosa, di democrazia in un Paese democratico? Monsignori, si vuole fare politica che non sarebbe esattamente questo il ruolo ! – davvero da terrificanti nazisti: ma il vostro battaglione politico è scomparso da cinquant’anni e non deve ritornare. Oggi siamo tutti uomini liberi, Monsignori, in un Paese libero e democratico, nel quale apparite soltanto i reduci patetici e solitari di una politica totalitaria ed arrogante; senza rendervi neppure conto di quanto male aggiungete a quei, tanti e brutti, già esistenti in questa povera, derelitta ed ipocrita Santa Romana Chiesa.