Luca Guadagnino premiato con il Nastro d’ Argento Europeo al Festival di Cannes 2019. Il regista italiano, per la prima volta a Cannes, ha celebrato un traguardo speciale: i suoi primi trent’anni.
Luca Guadagnino premiato a Cannes
Guadagnino ha presentato alla Quinzaine des Réalisateurs il mediometraggio “The Staggering Girl“. Il film, in bilico tra cinema e moda, nasce dal dialogo artistico con il direttore creativo della “Maison Valentino” Pierpaolo Piccioli.
“Da sempre “nouvellevaguista” sono felicissimo ed emozionato di essere a Cannes e alla Quinzaine des Réalisateurs. Questo Nastro Europeo in occasione del Trentennale mi sembra un ottimo augurio, sono certo che mi darà un nuovo slancio”, così Guadagnino, al festival con The Staggering Girl, ha accolto il riconoscimento.
“The Staggering Girl”
“The Staggering Girl” è un esperimento narrativo che unisce il linguaggio cinematografico e quello della Couture, raccontando i capitoli della vita di una donna attraverso il rapporto madre-figlia. Una storia intima tra Roma e New York in una cornice alto borghese, di fiaba, di lusso, di fruscii di seta e sfavillio di colori.
Luca Guadagnino debutta al festival di Cannes con The Stagerring Girl, un mediometraggio alla Quinzaine des Realizateurs (“da novelle vaguista, dice, mi sembra il top”) nato dall’incontro con il designer Pierpaolo Piccioli Direttore creativo della Maison Valentino appassionato di cinema.
“Il lavoro di Piccioli è una grande ispirazione per me, la sua moda è squisitamente narrativa, le sue sfilate non sono esposizioni di abiti ma percorsi interni”, ha detto il regista a Cannes, notoriamente appassionato all’universo della moda. “Attraverso una collezione non si va solo a vivere l’esperienza di grandi e bellissimi abiti ma c’è un percorso che attraversa l’intera collezione e si prova a tradurre in un altro medium che è il cinema”, ha spiegato il regista.
Piccioli: “La moda è un film interiore”
“La moda è un film interiore”, ha detto Piccioli. “La storia di The Staggering Girl è molto personale, riflette quello che è il mio lavoro, un flusso di coscienza in cui tutto si mescola e in cui la forza dell’immagine è più potente della narrazione stessa”.
“I grandi marchi – ha detto all’ANSA Piccioli, tra le personalità più influenti dell’anno secondo la recente lista del Time e vincitore “best designer 2018″ ai British Fashion Awards – sono autentici solo quando nascono dal desiderio personale, istinti veri, altrimenti sono solo brand”.
“Nel film – ha continuato – ci sono quattro collezioni haute couture che fanno parte della stessa estetica di Valentino che oggi è sinonimo di inclusività e donne diverse, non è estetica fine a se stessa ma emozione. Ho sempre amato il cinema e sognavo di diventare regista. Quando ho scoperto la moda e il suo potere di racconto, ho deciso di diventare designer. Per me è stata l’evoluzione naturale di un sogno”.
Il cast
Un cast d’eccezione, fortemente voluto da Luca Guadagnino e Pierpaolo Piccioli. Un insieme strabiliante di personaggi interpretati tra le altre da Julianne Moore, Marthe Keller e Alba Rohrwacher. Al progetto ha partecipato anche il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto.
“Questo piccolo film rappresenta il trionfo dei miei desideri: volevo lavorare con Marthe, con Julianne, con Sakamoto” ha confessato Guadagnino.