Il mondo salverà la bellezza? Il pensiero di Stefano Zecchi

di Redazione

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Il mondo salverà la bellezza? Il pensiero di Stefano Zecchi

| lunedì 20 Maggio 2019 - 12:11

Il mondo salverà la bellezza? A chiederlo, capovolgendo un pensiero diffuso, è il filosofo, accademico, scrittore e giornalista Stefano Zecchi. Ne parla lunedì 20 maggio alle 17 all’oratorio dei SS. Elena e Costantino (piazza della Vittoria, sede della Fondazione Federico II), ospite di Palermo delle Donne.

Il mondo salverà la bellezza?

La bellezza salverà il mondo. E’ il principe Miškin nell’Idiota di Dostoevskij, a crederci, ma sono in tanti ad affermarlo: storici dell’arte e filosofi, medici ed economisti, teologi e artisti, di recente Papa Francesco ha mutuato la frase in una differenza sottile, “La bellezza educherà il mondo” ripete.

Oggi si avverte l’esigenza di fare chiarezza su cosa sia bellezza. L’argomento è un tema costante di discussione, perché il significato della bellezza è fondamentale per comprendere il senso della vita nella sua forza progettuale, nella sua disponibilità ad aprirsi al futuro.

Chi lo afferma è un filosofo, accademico, scrittore e giornalista come Stefano Zecchi che ha sentito il bisogno di fondare l’I.I.S.B.E. (Istituto Internazionale di Scienza della Bellezza) di Milano. Ascoltarlo offrirà di certo spunti importanti. Il filosofo, con grande ironia, ha capovolto il tema, decidendo di porsi e porre una domanda, “Il mondo salverà la bellezza?”. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’urgenza di una riflessione sul tema

Introduce Patrizia Monterosso, direttore generale della Fondazione Federico II. “Il tema – afferma – pone l’urgenza sulla riflessione di quale sia la cura che la società contemporanea dedichi all’arte (in tutte le sue declinazioni) e alla cultura. Certamente il quesito non tralascia le questioni del restauro e di una fruizione piena e reale dei beni culturali. La Fondazione Federico II ritiene come proprio dovere e obiettivo porre tali questioni, tenuto conto che uno degli obiettivi che persegue è la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio siciliano”.

“Iconic Woman” parte con la Frida Kahlo di Domenico Pellegrino

Lo stesso giorno, alle 19 a Palazzo Sant’Elia (via Maqueda 81) si presenta un’installazione inedita di Domenico Pellegrino, una “Frida Kahlo” che inaugura un ciclo di “Iconic Woman”.

I loro volti sono simboli della nostra cultura contemporanea, sono icone dell’arte o del cinema, donne che hanno compiuto gesta eroiche o inciso canzoni indimenticabili per una generazione, scrittrici, dive del cinema, del porno, icone di stile, sportive, sregolate. Eleganti e sorridenti, seduttrici e inquiete, solitarie e tristi, coraggiose e ribelli, divertenti e irriverenti, sono le donne icone della cultura pop del ‘900.

Domenico Pellegrino ridisegna i volti delle donne-icone di un’epoca, trasformandole in “madonne” luminose, molto pop, e consegnando al visitatore una immagine brillante e positiva, sottendendo una puntuale riflessione sul ruolo della donna nella cultura e nella società di oggi. La prima è Frida Kahlo, che rappresenta solo, se stessa in ogni sua sfumatura e sfaccettatura.

“Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato; ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io”. (Frida Kahlo).

Donne e lavoro

Martedì 21 sarà invece la giornata di ELLE. Il magazine di Hearst diretto da Maria Elena Viola ha organizzato – alle 18 al Politeama – la tavola rotonda “Cosa voglio di più, la parola alle donne”. L’appuntamento è dedicato a “Lavoro e realizzazione professionale – il territorio e le donne” con il sindaco Leoluca Orlando, il direttore Viola e tanti altri ospiti dal mondo delle istituzioni e dell’imprenditoria.

Tra loro, Patrizia Di Dio, Josè Rallo, Laura Anello, Manuela Di Liberto, Stefania Morici, Donatella Finocchiaro, Paola Di Rosa, Barbara Dal Corso, ma anche Federico Zambelli Hosmer e Stefano Piziali, oltre al sindaco Leoluca Orlando.

La speciale tavola rotonda, fa di Palermo la prima tappa di un percorso del magazine attraverso tante altre città italiane: otto mesi di ricerche, sondaggi, osservatori on line, inchieste, interviste, incontri sul territorio, networking con l’obiettivo di restituire l’immagine del prossimo futuro secondo le donne italiane. Per partecipare all’incontro al Politeama, basta registrarsi gratuitamente su cosa-voglio-di-piu.hearst.it.

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