L’immagine di Bella Hadid e una modella virtuale impegnate in un bacio lesbo ha scatenato una bufera su Calvin Klein.
I social sono bollenti. ‘My Calvins‘, la nuova campagna video di Calvin Klein, infatti, ha sollevato un polverone di polemiche. La bufera è stata talmente violenta da costringere la griffe americana a scusarsi in una nota con la comunità LGBTQ (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).
Bacio lesbo per Bella Hadid, è bufera su Calvin Klein
Lo spot di Calvin Klein mostra la super top Bella Hadid mentre bacia la modella virtuale Lil Miquela. Quest’ultima ha anche un suo account Instagram che ha accumulato oltre un milione di follower, dandole lo status di influencer. Intanto in sottofondo una voce fuori campo spiega che “la vita è aprire porte, creare nuovi sogni che non avresti mai pensato potessero esistere”.
Frasi e immagini che hanno scatenato gli utenti contro Calvin Klein. La griffe americana infatti è accusata di fare ‘queer baitin‘, ossia di usare scene omoerotiche per attirare clic e spettatori queer. Da anni questa pratica, sfruttata da molti brand (ma anche in film, serie tv e libri) è stigmatizzata dalla comunità LGBTQ, in quanto l’identità sessuale viene usata come un mero stratagemma di marketing.
“Potevate usare altri modelli LGBTQ, magari reali” è l’accusa mossa da un utente Twitter alla maison statunitense, che in una nota ha sottolineato come la campagna pubblicitaria sia pensata per “promuovere la libertà di espressione per una vasta gamma di identità di genere”.
“Questa campagna, nello specifico, è stata realizzata per sfidare le norme convenzionali e gli stereotipi che si vedono nelle pubblicità – si legge ancora nella nota -. In questo video abbiamo esplorato la sottile linea che divide realtà e immaginazione“. Calvin Klein ha poi rimarcato di sostenere da sempre i diritti della comunità Lgtbq+ e che è “sinceramente dispiaciuta se ha offeso qualcuno”.
Video dello spot sul canale Youtube di Calvin Klein.