Al via la quinta giornata del Festival di Cannes 2019. Sabato 18 maggio c’è grande attesa per il nuovo film di Claude Lelouch, presentato fuori concorso, “Les Plus Belle Années d’Une Vie”. Tra i film in concorso alla kermesse saranno proiettati il noir “The Wild Goose Lake” del regista cinese Diao Yinane e “La Gomera” di Corneliu Porumboiu. Durante la giornata sarà dedicato un omaggio al regista ceco Miloš Forman al Buñuel Theatre.
Film in concorso
Debutta a Cannes 2019 l’atteso “The Wild Goose Lake” di Diao Yinan. Corsa contro il tempo e contro coloro che li vogliono morti per un capo gang che vuole smettere e una prostituta pronta a tutto per riavere la libertà. La nuova generazione del cinema cinese flirta coi modelli del thriller e del cinema di genere. Il film del regista cinese racconta del leader di una gang e della sua ostinazione di liberare una donna dal suo destino, nonostante entrambi rischino la vita. Il tutto immerso nelle atmosfere cupe e romantiche del noir. Appuntamento alle 16:30 al Grand Théâtre Lumière.
Alle 22, presso il Grand Théâtre Lumière, sarà proiettato “La Gomera” di Corneliu Porumboiu. Poliziotto sotto inchiesta, Cristi perde la testa per la sensuale Gilda che lo porterà con sé sull’isola di Gomera dove impara il linguaggio ancestrale dei Silbo, capaci di modulare il fischio per parlare tra loro. Cristi lo userà per liberare un mafioso carcerato e per recuperare i suoi loschi risparmi. Ma non tutto va per il suo verso. Il film prende il nome da un’isola su cui va Cristi.
Sarà possibile rivedere “Little Joe” di Jessica Hausner (ore 9, Grand Théâtre Lumière; ore 14, Soixantième Theatre) e “Dolor y Gloria” di Pedro Almodovar (ore 8:30 Soixantième Theatre; ore 12, Grand Théâtre Lumière).
“Un Certain Regard”
Trai film in gara per la sezione “Un Certain Regard“, sarà presentato il film “Port Authority” di Danielle Lessovitz. La storia è incentrata sull’amore che scoppia tra Wye e Paul. Lei lo introduce al ballo, alla cultura LGBTQ e lo presenta alla sua famiglia. Quando Paul scopre che Wye è un trans, dovrà anche fare i conti con i suoi sentimenti. Appuntamento al Debussy Theatre alle 8:30 e alle 19:45.
Bruno Dumont è l’autore di “Jeanne“. Il musical su Giovanna d’Arco, seconda puntata. La pulzella, nella Francia del 1429, durante la Guerra dei Cent’anni. Conquistata Orléans, restituito il regno di Francia al Delfino, nel 1429 sotto le mura di Parigi Giovanna conosce la sconfitta, la prigionia, il processo per eresia che la condurrà al rogo. Dumont completa il suo ritratto di una ragazza ribelle e visionaria che ha fatto il mito della Francia. Il biopic è in programma alle ore 11 e alle ore 14 al Debussy Theatre.
Albert Serra presenterà il suo “Liberté“. Nella Francia di inizio Settecento, tre libertini vengono esplusi dalla puritana corte di re Luigi XVI. Decidono così di cercare riparo presso il Duca de Walchen, seduttore e libero pensatore, e propagare in Germania il libertinaggio sessuale. Ne faranno le spese le converse del vicino convento? Il vento dello scandalo si annuncia su Cannes 2019. Proiezione alle ore17 al Debussy Theatre.
Tra i film in gara per la sezione “Un Certain Regard”, sarà possibile rivedere “Papicha” di Mounia Meddour (ore 14, Bazin Theatre).
Fuori concorso
Sabato 18 maggio sarà anche il giorno di Claude Lelouch, che al Festival presenterà il suo nuovo lavoro, “Les Plus Belle Années d’Une Vie“. Con Anouk Aimée e Jean-Louis Trintignan, è la storia di due amanti che si ritrovano, riallacciando i nodi della loro storia là dove si erano sciolti. Si sono incontrati 50 anni fa e la loro storia d’amore ha segnato più di una generazione. Adesso che Jean-Louis comincia a perdere le forze e non smette di parlare di quella donna, il figlio va a cercarla. E quando i due si ritrovano sembra che l’orologio del tempo possa ripartire. Lelouch gioca coi suoi fantasmi e il suo cinema, mischia passato e presente, realtà e finzione e il festival gli regala un tributo che è anche memoria di Cannes dove “Un uomo e una donna” trionfò nel 1966. Appuntamento alle 19:30 al Grand Théâtre Lumière.
Sempre fuori concorso, verrà presentato “Lux Aeterna” di Gaspar Noe con Beatrice Dalle, Abbey Lee, Charlotte Gainsbourg. E’ sempre più difficile riassumere e presentare il cinema di Gaspar Noé, pronto a scandalizzare, stupire, affascinare coi suoi giochi tra sesso, cinema, arte. Al gioco anche questa volta si prestano volti noti del cinema mondiale e, benché sia solo un medio metraggio, il film farà parlare e discutere una volta di più. Proiezione alle ore 00:15 al Grand Théâtre Lumière.
Tra i film fuori concorso sarà possibile rivedere “Too Old to Die Young – North of Hollywood, West of Hell”.
Cannes Classics
Per la sezione Cannes Classics sarà possibile rivedere “Miracolo a Milano” di Vittorio De Sica alle ore 13:30 al Buñuel Theatre, e il capolavoro di Luis Buñuel “Nazarin alle ore 18:30 sempre al Buñuel Theatre. Alle 20:30 presso il Buñuel Theatre sarà proiettato “Forman vs Forman” e, a seguire, il film del regista ceco “Loves of a Blonde” (ore 22).
Semaine de la critique
Per la Semaine de la critique, l’Espace Miramar ospiterà alle ore 11.15, 17.15, 22.30, Vivarium di Lorcan Finnegan, con Jesse Eisenberg e Imogen Poots. Da Hollywood arriva la storia di una giovane coppia alle prese con la ricerca della loro prima casa. Finiranno in uno strano intrigo. Anche la fantascienza e il soprannaturale fanno il loro ingresso sul palcoscenico della Croisette grazie al primo film di un artista irlandese che si ispira a Magritte e alle serie tv degli anni ’70. A partire da un fatto vero e mai spiegato, il film racconta l’odissea straniante di una coppia con bambino che un misterioso agente immobiliare accompagna alla loro prima casa. Solo che il luogo si rivelerà una trappola tanto misteriosa quanto micidiale. E in quel luogo, assalito da oscure presenze e da una natura straripante, i due giovani protagonisti dovranno cercare una via di fuga.
Quinzaine des Realisateurs
Per la sezione “Quinzaine des Realisateurs”, il Theatre Croisette/JW Marriott mostra alle 8:35 e alle 20:30 Give Me Liberty di Kirill Mikhanovsky. Russi in America. Licenziato dal suo lavoro di autista di camion che consegnano le medicine, gli viene affidato il compito di portare ai funerali gli anziani della comunità. Ha il passo della commedia e nasce da una personale esperienza di vita il racconto della folle giornata di Vic, sfortunato meccanico di origine russa che guida un’ambulanza attraverso il Milwaukee scosso dalle manifestazioni di protesta. Vic è in ritardo, rischia il licenziamento ma sulla sua strada si parano manifestanti, anziani russi, una giovane malata afroamericana… L’incubo sembra non finire mai.
Alle 12 e alle 17:45, Alice et le maire di Nicolas Pariser, con Fabrice Luchini e Anais Demoustier. La filosofa neo-laureata e il sindaco di Lione in crisi di idee.
Alle 15, invece, The Orphanage di S. Sadat. Regista donna afghana e film girato in Germania. Nella Kabul degli anni ’80, quando i sovietici sono ancora padroni della situazione, il quindicenne Qodrat vive sognando a occhi aperti, vende biglietti del cinema ma è se stesso solo quando si immagina sul set dei suoi prediletti melodrammi bollywoodiani. Un giorno però viene preso dalla polizia e portato a forza nell’orfanatrofio dei russi. Intanto in città corre la rivolta, il potere sovietico scricchiola e stanno per arrivare i talebani.